I prodotti più venduti riguardano la birra, seguita dai superalcolici e dal vino, il cui valore è di 245,6 miliardi in costante crescita
Il report sull’andamento delle vendite online di bevande alcoliche, è stato pubblicato in questi giorni da Cross Border Growth Capital, che in Italia svolge azioni di finanza per le start-up e le PMI.
In Europa, il Paese che guida questa particolare classifica è il Regno Unito, che nel 2021 ha registrato una percentuale di mercato pari al 11,9%. Seguono la Francia con il 9,9%, i Paesi Bassi con il 9,8%, fino ad arrivare al fanalino di coda di Spagna e Germania con uno scarso 1,7%.
L’Italia si pone in una via di mezzo con proventi pari al 4% su un valore globale delle vendite di alcolici del comparto europeo, che per noi significano 14,5 miliardi di fatturato.
Nel mondo, tramite gli e-commerce, il valore globale è di 1.317 miliardi di euro.
I valori espressi dal report di Cross Border Growth Capital riguardano le vendite online di vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink, laddove è il mercato della birra a farla da padrone, seguito dai superalcolici e dal vino.
Per quanto riguarda il singolo settore vinicolo, il mercato globale del 2021 vale 245,6 miliardi di euro e la stima di crescita entro il 2025 è di arrivare a 305,22 miliardi.
Tuttavia nel nostro Paese si nota ancora una certa lentezza delle aziende agricole a convertirsi verso una digitalizzazione dei propri sistemi di vendita, lasciando così spazio ad una concorrenza straniera, soprattutto agli e-commerce francesi.
Per il 2022 si è dunque in attesa di una inversione di questa tendenza, che ci porti finalmente ai livelli dei nostri cugini transalpini.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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