Eccoci con un’altra “pillola” di evoluzionecommerce. Ringrazio tutti coloro che ci stanno contattando per chiedere informazioni e per contribuire con un loro parere. Presto pubblicheremo i commenti più interessanti. Per esempio, Archimede Z. scrive: “Credo di leggere cose banali e invece scopro mondi sconosciuti”. Forse Archimede esagera, ma a me suona come un invito a […]
Eccoci con un’altra “pillola” di evoluzionecommerce. Ringrazio tutti coloro che ci stanno contattando per chiedere informazioni e per contribuire con un loro parere. Presto pubblicheremo i commenti più interessanti.
Per esempio, Archimede Z. scrive: “Credo di leggere cose banali e invece scopro mondi sconosciuti”.
Forse Archimede esagera, ma a me suona come un invito a non essere banale neppure questa volta, nel rispondere alla domanda: cos’è un e-commerce di successo?
Dunque non ti dirò che un e-commerce è un contenitore dove si inseriscono prodotti e servizi da vendere online. Anzi ti dirò che non è per niente così. Non è una definizione completa.
Per riassumere molto brevemente ciò che scriverò in seguito, definisco invece un e-commerce in questo modo: si tratta di un sistema innovativo e molto complesso per aprire una nuova attività che produca utili online.
Qual è la differenza tra la prima definizione (banale) e la seconda (reale)? Scopriamolo insieme. Le differenze sono soprattutto tre:
Partiamo da quest’ultimo punto.
Aprire un e-commerce vuol dire fare partire un’attività da zero. Molti imprenditori, commercianti e liberi professionisti credono che, avendo già una fiorente attività commerciale, sia sufficiente aprire un e-commerce per vendere online.
È così che lo chiuderanno in men che non si dica, dopo essersi bruciati anche i guadagni dell’attività offline. E-commerce vuol dire innovazione nei sistemi di vendita e di contatto con il pubblico.
Un bravo imprenditore avrà successo online, proprio perché un imprenditore oculato sa vestirsi di modestia e sa anche che nessuno nasce “imparato” (come si dice…).
Poi, siccome il suo prodotto o servizio è carico di valore, siccome sa farsi bene i suoi conti, siccome ha una visione illuminata del futuro della sua azienda, anche online spiccherà il volo prima degli altri suoi concorrenti.
Chi pensa di potere replicare in un e-commerce quello che ha costruito nella sua vita imprenditoriale, nei modi in cui lo ha fatto fin qui, è destinato al naufragio.
Di casi così, ne vediamo tutti i giorni. Questo è il reale motivo per cui sono più gli e-commerce che non funzionano, che quelli che fatturano qualche milione di euro.
I primi appartengono a chi ha creduto nella favola “Apro un e-commerce e vado alla grande”. Ma poi?
I secondi sono quelli che vanno alla grande perché hanno capito che esistono tecniche avanzate per gestire un e-commerce e, al fianco di un bravo consulente, lo hanno aperto e fatto successivamente crescere.
In uno dei prossimi post ti racconterò del caso di un cliente di evoluzionecommerce, proprietario di un piccolissimo negozio in un altrettanto piccolo paese della Calabria. Nel giro di poco più di un anno con il suo e-commerce è passato da vendite zero a circa 400.000 euro di fatturato.
Non male per un periodo di tempo così breve, non ti pare?
Oltre ad essere un sistema innovativo, l’e-commerce è anche un sistema complesso, con i suoi vantaggi e svantaggi. Vediamo di semplificare questo concetto con un esempio.
Se hai un negozio sulla strada, le tecniche di vendita sono più o meno le stesse per ogni genere di commercio.
Direi che se hai una vetrina su una via di grande passaggio, se esponi nei giusti modi la tua merce di buona qualità a un prezzo congruo, se hai dei commessi che ci sanno fare con il cliente, nella maggior parte dei casi il gioco diventa piuttosto facile.
Con un e-commerce è molto diverso. L’e-commerce è la saracinesca che nel negozio fisico apri ogni mattina. Online è sempre aperta.
Tuttavia i clienti non passano spontaneamente davanti alle tue vetrine, ma ce li devi portare tu. Capisci bene che questa è una differenza sostanziale. O impari a farlo con i nuovi strumenti che hai in mano, oppure il tuo e-commerce non ti renderà il becco di un quattrino.
Gli strumenti sono tantissimi e ognuno di loro ha una sua logica: dai contenuti, all’impaginazione, ai social, al motore di ricerca, all’attività SEO (e non sono gli unici…).
Continuiamo. Cosa fai una volta che sei riuscito a portare il tuo cliente in negozio? Se sei su una strada avrai una brava commessa che lo intrattiene, magari gli offre un caffé, cerca di accontentarlo in ogni sua esigenza (che sia lecita, ovviamente!).
Nell’e-commerce non c’è scambio umano, di empatia tra cliente e commessi. Lo devi portare all’acquisto in modo diverso, conquistandolo e affascinandolo, con la fiducia che dovrai meritarti.
Voglio ripetermi: ci sono tecniche precise per raggiungere questo obiettivo e bisogna necessariamente conoscerle.
E, come fai a farti conoscere tu stesso? Sulla strada c’è la tua vetrina, ma su internet non c’è una strada. È evidente, dunque, che sei sei tu ad andare in caccia del tuo cliente, insieme a te ci sono tanti altri tuoi concorrenti che lo stanno facendo.
O impari a conquistare i tuoi clienti meglio dei tuoi concorrenti, oppure sei perdente.
Dunque, cosa fanno una gran parte degli imprenditori che capiscono di trovarsi di fronte a queste difficoltà reali?
Invece che avvalersi della figura di un bravo consulente che faccia crescere i loro guadagni (gli e-commerce che vanno a gonfie vele spesso assumono manager specializzati per il controllo della loro attività online), preferiscono rinunciare alle alte opportunità di denaro che un e-commerce offre. In molti casi parliamo di diversi milioni di euro.
È un peccato, non ti pare? Non mi sembra la cosa più intelligente.
Tuttavia, questo atteggiamento è benefico, perché lascia spazio agli e-commerce che invece fioriscono e ti mandano in vacanza nei migliori alberghi del mondo.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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