Si tratta di un’azione ripetitiva da parte dei grandi marketplace, tra cui Amazon, che abbatte fortemente la marginalità di chi si affida alle loro piattaforme per vendere
Per alcuni marketplace sta diventando una abitudine: con l’avvio della primavera partono le super offerte in diversi settori merceologici, quasi fosse un periodo di saldi.
Il fenomeno coinvolge soprattutto i grandi marchi e gli sconti più importanti, spesso fino al 50% sul costo d’inverno, toccano l’elettronica, computer, tablet, smartphone, televisori, casa e cucina.
Come è noto, il periodo dei saldi è regolamentato da normative nazionali e regionali alle quali i marketplace sfuggono con periodi di offerta straordinaria non giustificabile.
Difatti, se da una parte i consumatori possono usufruire di un evidente vantaggio inatteso, dall’altra parte le politiche dei marketplace danneggiano fortemente i venditori che si affidano alle loro piattaforme, Amazon in primis, per la vendita dei loro prodotti.
Per equità del mercato servirebbero controlli ben più rigidi di quelli attuali anche sull’andamento dei prezzi esposti online.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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