Il titolo perde in un giorno il 12,4% a causa dei risultati negativi del primo trimestre 2022, dovuti alla inarrestabile avanzata delle vendite sugli e-commerce delle singole aziende produttrici
La piattaforma di vendita online più famosa al mondo comincia a dare segni di sofferenza, di fronte all’avanzata degli e-commerce privati.
Se fino a un paio di anni fa Amazon risultava essere una potenza imbattibile sul mercato di Internet, oggi è la crescita degli e-commerce aziendali ad assestarle colpi significativi.
Lo scrive il quotidiano La Repubblica, che descrive il primo trimestre 2022 come il più negativo mai vissuto dal colosso di Jeff Bezos.
Da gennaio a marzo, per la prima volta nella sua vita, Amazon è andata in rosso e il titolo a Wall Street è immediatamente crollato del 12,4%.
Anche il Magazine di evoluzionecommerce ha più volte scritto di quanto i grandi brand si siano disamorati di Amazon e di come i piccoli negozi dei singoli produttori stiano crescendo con le loro vendite su Internet.
La politica di Amazon verso le aziende venditrici, evidentemente, ha cominciato a rivelare i suoi aspetti negativi e le aziende sono corse ai ripari, vendendo direttamente su proprie piattaforme.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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