Scopri perché è meglio farsi un sito web gratis da soli, piuttosto che pagare un sito economico.
Se leggi questo articolo è perché con tutta probabilità sei alla ricerca di un modo per farti il sito gratis. Oppure “quasi gratis”. Nel senso che lo vuoi pagare molto poco.
Se è questo che vuoi, allora è tutto molto facile.
Nel mio settore, quello del web, c’è una marea di gente che s’improvvisa.
Basta smanettare un po’ con il computer e non ci metti molto a imparare come installare una piattaforma. Scarichi un template e tutto è molto semplice.
Ti rivendono questo servizio — che parliamoci chiaro è una banale successione di click sul mouse — come fosse web design.
Se te lo fa un amico o un conoscente, un sito web può anche non costare nulla. Poi ti spiegherò perché, invece, avrai pagato un conto molto salato.
Torniamo al gratis o “quasi gratis”. Quello a cui vai in incontro nel 90% dei casi è:
Da che volevi comprare un sito a che hai acquistato un vero e proprio tormento.
E quanto tempo ed energie hai perso dietro a questo rapporto di collaborazione con uno pseudo-professionista? Quanto valgono il tuo tempo e le tue energie? Sicuro di aver risparmiato davvero?
Se pensi che tutta questa introduzione l’abbia scritta per dare qualche colpo basso alla concorrenza, ti sbagli. Ti ho detto queste cose perché anche io l’ho fatto in passato.
Confesso.
Ammetto.
Sono colpevole.
Chiedo scusa.
Ma si trattava di tanti, tanti anni fa. Ero molto giovane e ai miei primi passi in questo mestiere.
Nel 1998, quando ho iniziato, l’agenzia per cui lavoravo vendeva siti web in Flash (un programmone per fare le animazioni) e dovevamo consegnare ogni singolo lavoro in due giorni. Ripeto, due giorni.
Era una visione innovativa del design interpretato come catena di montaggio.
Te la faccio breve. Lavoravamo così:
I clienti hanno sempre ricevuto per quello che avevano pagato. Non c’era truffa. Ricevevano per quanto pagavano.
Anche tu ricevi per quello che paghi. Paghi poco, ricevi poco. È vero che purtroppo a volte ti capita di pagare tanto e di ricevere poco, ma questo è un altro discorso.
Concentriamoci sui professionisti seri e non sugli sciacalli. Questi ultimi sono quelli che si approfittano di un cliente che non sa giudicare a priori se un sito viene costruito a regola d’arte. Per essere intercettato da Google, per dialogare con i social.
Ti ho detto tutto questo, perché se i professionisti vogliono difendere il loro lavoro è importante che i clienti smettano di buttare i soldi per spendere poco.
Non dare soldi a me o a nessun altro se stai cercando un sito a poco prezzo.
Io non li voglio e nessun altro professionista serie dovrebbe accettarli. Difatti, se le aziende continuano a buttare soldi in siti che non servono a nulla, come ti ho detto, il risultato sarà che sempre meno imprenditori avranno fiducia delle potenzialità del web. Quando si rimane scottati una volta si ha sempre paura di una seconda esperienza negativa.
Al contrario, chi perde fiducia nel web sta perdendo una grande occasione di crescita.
E, qui, veniamo alle dolenti note. Voglio immaginare che la tua scelta di spendere poco o niente non derivi dal fatto che pensi di essere uno furbo, uno di quelli che si fa fare mille preventivi per scegliere quello a minor prezzo.
Voglio immaginare che tu sia costretto a questa scelta per una mancanza di budget. Se è così mi dispiace. In ogni caso devo essere sincero con te. Se non hai i soldi per realizzare un sito professionale, è molto meglio che lasci perdere.
Te lo spiego partendo da un esempio.
Prova ad immaginare di voler comprare un’automobile. Anche la più piccola che c’è sul mercato. Non hai soldi e una più economica di quanto ti puoi permettere non c’è. Allora decidi di comprare la tua auto senza motore o senza ruote, perché in queste condizioni te la vendono a meno. A questo punto devi pagare lo stesso l’immatricolazione, il bollo, l’assicurazione.
Una cosa è indubbia. Hai risparmiato sull’acquisto. Altrettanto indubbio è che non hai fatto un acquisto intelligente. Hai buttato via i soldi per la macchina, l’immatricolazione, il bollo, l’assicurazione e non la puoi usare.
Capita anche nel web che qualcuno ti voglia rifilare qualcosa che non serve. Cosa c’è di diverso quando pagni per un sito malfatto, che non serve a nulla? Appunto: nulla! Anzi, mi sbaglio, qualcosa di diverso c’è. Anche molto importante.
C’è che, oltre ad avere buttato via i tuoi soldi, hai pagato molto di più per i danni che quel sito ti ha provocato. Vediamo di capire il perché.
Nel caso di un sito web il “quasi gratis” è quando lo paghi 800/1.000 euro. Nel caso di un e-commerce il “quasi gratis” sale a 1.800/2.000 euro.
Certo, per un’azienda 800 euro sono un piccolo investimento. Un piccolo rischio d’impresa. Se va male, non è una grossa perdita. Ma stai bene attento a spendere poco. Seguimi nell’esempio che ti faccio.
Prova a pensare di andare a una riunione di persone che incontri per la prima volta. Vuoi ottenere il loro rispetto e la loro fiducia per vendergli un tuo prodotto o servizio.
Stai entrando in una sala con un lungo tavolo ovale. C’è gente in giacca e cravatta che ti sta aspettando. Ti presenti tutto sbrindellato, barcollante, con una bottiglia di vino semivuota in mano.
Pessima figura. Acquisto bocciato.
Al contrario immagina di presentarti indossando un abito dignitoso e pulito. Ti costa certamente di più di un abito a brandelli, ma almeno eviti di essere cacciato prima ancora di aprire bocca. Forse acquisteranno da te.
Continua a immaginare.
Adesso sei nella stanza. Ti chiedo: saluti tutti i presenti con educazione o lo fai mettendoti le dita nel naso?
Ecco, quando ti presenti nel web è la stessa cosa. Ripeto: attento a spendere poco. Il tuo sito potrebbe avere le dita nel naso o l’abito a brandelli.
Non esiste il concetto del “tanto non l’ho pagato niente”. Il tuo prestigio vale più di ogni altra cosa. Non lasciare che qualcuno ti crei un danno d’immagine. Pagheresti comunque un prezzo carissimo anche se ciò che ti ha creato quel danno (il tuo sito) è stato realizzato gratis o con pochi soldi.
Un errore del genere costa moltissimo in termini di autorevolezza persa e di clienti non acquisiti.
Ti faccio l’esempio del mio meccanico di fiducia. Quello da cui vado da decenni per fare il tagliando alla macchina o per qualche riparazione.
Se passi davanti al suo capannone non ci entreresti mai. È fatiscente. È un’officina vecchia maniera. Forse non è neanche a norma.
Lui è bravissimo, ma se lo squadri dalla testa ai piedi non ti darebbe nessuna fiducia. Tuta sempre sporca di grasso, come le sue mani e la fronte. È uno immerso tutto il giorno nei motori.
Io l’ho conosciuto attraverso il web.
La sua immagine online è quella di un’officina moderna, pulita, ben attrezzata. Sul suo sito trovi pneumatici in promozione, revisioni a prezzi scontati, assistenza h24, attestati delle più grandi marche, foto di strumentazioni sofisticate e così via.
Ti confesso che la prima volta che gli ho portato l’auto mi sentivo un po’ disorientato. Pensavo di aver sbagliato posto.
Poi l’ho sentito parlare di motori, ho colto subito la sua competenza e la passione che nutre per il suo mestiere. Tutte le brutture del suo capannone e le sue mani unte sono passate in secondo piano.
Magie del web, dove il mio meccanico ha saputo sempre gestire una immagine molto convincente. Molti clienti si sono avvicinati a lui in questo modo. Io stesso l’ho fatto.
Lasciarli per la strada significa perdere decine di migliaia di euro, se non centinaia di migliaia a secondo del prodotto o del servizio che proponi online.
Significa anche lasciare fiumi di clienti nelle mani dei tuoi concorrenti. E quanto hai risparmiato quando hai pagato il tuo sito? Come si dice, il gioco non vale la candela.
Ecco perché sorrido amaramente quando qualcuno mi dice che un amico di famiglia, un nipote, il figlio gli ha fatto un favore. Gli ha costruito il sito gratis o a poco prezzo.
Bel favore, dico io. Ti ha creato un grave danno!
Come ti ho già detto, la gratuità o il basso prezzo non sono mai sinonimo di professionalità.
Penso che se tu vendi un prodotto o un servizio di valore, di certo pretendi il rispetto di chi compra da te. Se la prima cosa che un cliente ti chiede è un prezzo basso, forse è un cliente che non va bene per la tua azienda.
Hai fissato un prezzo, perché quello è il valore di ciò che vendi. Se vendi a poco, quello che vendi vale poco.
Lo stesso avviene quando acquisti un sito internet.
Con un sito gratis hai solo inflitto un colpo letale al tuo prestigio. Con un sito a basso costo hai persino pagato per crearti un danno di immagine.
Ora, può darsi che tu ti stia chiedendo qual è il prezzo più congruo per un sito o per un e-commerce. Resterai deluso, perché se qualcuno dà una risposta a questa domanda, o è un imbecille o è in malafede.
Prova a pensare.
Devi andare dal dentista. Vuoi avere un sorriso ancora più bello. Come si dice, vuoi rifarti la bocca. Non sai se ce la fai con i soldi e non hai molto tempo da perdere. Invece che andare nel suo studio, gli telefoni. Gli chiedi un preventivo.
Secondo me, lui non ti dice una cifra. Neppure se invece di essere un dentista vero è un idraulico. Tanto rispetto per gli idraulici, ma certo non gli affiderei il mio sorriso.
Il dentista ti direbbe: “Vieni qui, che voglio vedere il lavoro che c’è da fare. Poi ti farò un preventivo”.
C’è una differenza tra il dentista e una brava web agency. Il dentista quel preventivo se lo fa pagare, la web agency no. Ma queste sono facezie.
Il dentista ti dirà quanti denti ti deve estrarre, quanti te ne deve impiantare, quante carie ti deve otturare.
La web agency analizzerà la tua attività aziendale, il tuo mercato di riferimento, i potenziali clienti e fisserà una strategia perché quel sito ti porti profitto.
Non tutte lo fanno, ma questa è l’unica maniera per ottenere risultati concreti.
In entrambi i casi del prezzo si parla soltanto dopo.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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