Le limitazioni del fai-da-te e la crescente richiesta di professionalità nel mondo e-commerce costringono la piattaforma canadese a rivedere i propri obiettivi
Dopo Amazon, della cui crisi abbiamo scritto già qualche giorno fa, anche la piattaforma e-commerce Shopify, regina del fai-da-te, comincia a dare segni di forte difficoltà.
La rete televisiva americana CNN ha realizzato un servizio in cui evidenzia che la nota azienda canadese ha previsto licenziamenti pari al 10% del proprio attuale personale. Si tratta di oltre 1.000 posizioni, che toccano anche il reparto vendita e assistenza al cliente.
Il titolo di Shopify, quotato in borsa, ha perso circa il 75% del suo valore soprattutto a causa di una politica operativa che, come detto, è basata principalmente sul fai-da-te.
È indubbio che il mondo e-commerce, al contrario, richieda competenza e professionalità, due elementi senza cui diventa impossibile vendere.
È per questo motivo che, come è avvenuto per Amazon, le aziende orientano sempre più i loro prodotti verso soluzioni maggiormente solide per il loro futuro commerciale. E-commerce di proprietà gestiti da specialisti delle vendite online.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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