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Reclami e-commerce: dal marketplace a chi vende arredo-bagno

Ogni sabato pubblichiamo una serie di reclami, tratti dal sito della Unione Nazionale Consumatori, con cui vogliamo aiutare le imprese online a non cadere in errori che potrebbero causare recensioni negative

Reclamo da parte di Giovanni verso Subito.it, datato 26 febbraio 2023: “Ho pubblicato un articolo in vendita su Subito.it. Non ho venduto nulla, ma soprattutto ho pagato due volte per apparire in prima pagina, ma il mio annuncio è sempre oltre pagina 276. Sono praticamente invisibile”.

Reclamo da parte di Rosa verso Myalpins, datato 28 febbraio 2023: “Ho comprato un paio di scarpe Nike e il costo mi è stato addebitato sulla mia carta di credito. Dal mio account è scomparsa ogni traccia di ordine ma, nonostante i miei solleciti non ho mai ricevuto notizie in merito”.

Reclamo da parte di Alessandro verso Italia Box Doccia, datato 28 febbraio 2023: “Ho acquistato una serie di mobili e accessori per il bagno e ho pagato regolarmente. Quando ricevo la merce mi accordo che mancano diversi pezzi, pur registrati in fattura. Alle mie rimostranze, che posso certificare, ricevo soltanto scusanti, senza però il conguaglio della merce o la restituzione di quanto speso in più”.

Tutti i reclami pubblicati sono tratti dal sito dell’Unione Nazionale Consumatori e sono qui riportati come puro contributo a chi vende online, per non incappare nei medesimi errori. Ovviamente, alle società citate si offre diritto di replica.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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