Anche le aziende stanno via via abbandonando i marketplace per aprire propri e-commerce privati e non essere così coinvolte negativamente in baruffe con gli acquirenti
L’Unione nazionale dei Consumatori ha aperto una bacheca sul proprio sito, consumatori.it, per raccogliere tutti i reclami di persone tradite o insoddisfatte per un acquisto online.
La bacheca è intrisa di commenti negativi su acquisti presso i marketplace, in primis Amazon.
Tra i più clamorosi vi è quello di chi si firma con il nome di Damiano, che ha acquistato un processore Inteli7 ed ha ricevuto un processore Inteli5.
Alla richiesta di sostituzione di quanto erroneamente spedito, gli è stato risposto che i resi si effettuano solo sul medesimo articolo consegnato. Dunque Damiano dovrebbe restituire il suo Inteli5 per ricevere un altro Inteli5 e non un Inteli7 come lui aveva ordinato. Da qui non ne esce.
Marco, invece, scrive che dopo avere reclamato per una errata consegna gli è stato chiuso l’account, sicché non può più procedere con la richiesta di reso e di sostituzione.
Ecco alcuni motivi reali per cui i consumatori si affidano sempre più agli e-commerce privati, che non ai grandi marketplace. Ed ecco anche perché sono molte le aziende che abbandonano Amazon per aprire e-commerce di loro proprietà.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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