In un periodo storico che riduce il potere di acquisto delle famiglie, le vendite online si mostrano come elemento calmierante sull’aumento dei prezzi
Il quotidiano Qui Finanza pubblica oggi una indagine di NielsenlQ sull’andamento futuro dei costumi di acquisto, in Italia, nel 2022.
Il rapporto si concentra in particolar modo sui beni di largo consumo confezionati che, oggi, fanno registrare forti aumenti di prezzi a causa di un’inflazione che è prevista fino al 6%.
L’aumento dei costi delle materie prime, a seguito della guerra in Ucraina, comprime il potere di acquisto delle famiglie, che più che mai si mostrano sensibili al prezzo sullo scaffale.
Nel contesto di un panorama di questo tipo, gli e-commerce dei singoli produttori possono concorrere efficacemente al contenimento del prezzo al consumo, by-passando tutta la catena distributiva che, aumento dopo aumento, rende pesante il carrello della spesa.
In questo particolare periodo storico, molto difficile per chi acquista beni di prima necessità, il mercato delle vendite online tende a crescere ulteriormente, rivelandosi un utile elemento calmierante del prezzo.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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