Ecco un elenco dei principali doveri legislativi che, purtroppo, sono spesso dimenticati da chi mette in vendita online prodotti e servizi destinati al consumatore
È indubbio che, quando si parla di e-commerce, ci si riferisca ad ogni forma di commercio online, sia nei rapporti tra azienda e azienda (B2B), sia tra venditore e consumatore (B2C).
Già nel 2003, con decreto legislativo n. 70/03, lo Stato italiano aveva recepito le normative europee in termine di tutela nelle vendite online, soprattutto a riguardo del consumatore privato.
Tuttavia, sotto la spinta della forte crescita degli e-commerce, agli inizi del 2020 l’Unione Europea ha emanato nuove norme, che si identificano nel cosiddetto New Deal, imponendo nuovi obblighi al venditore.
Senza entrare nei particolari della normativa, ad uso dei nostri lettori elenchiamo brevemente gli obblighi più stringenti ai quali doversi attenere:
Ebbene, facendo un tour sugli e-commerce italiani presenti su Internet, appare del tutto chiaro come gran parte di queste norme non siano neppure mai state prese in considerazione.
Al contrario, essere in regola è anche un elemento fortemente differenziante nelle proposte di vendita, a favore del venditore.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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