Si tratta di azioni mirate a svilire la dignità dei siti concorrenti, facendoli apparire del tutto inaffidabili agli algoritmi di Google
Da qualche tempo, sia negli USA che anche in Europa, sono state mese in atto alcune tecniche, il cui scopo è quello di screditare la concorrenza.
Prendono il nome di Negative SEO. Si tratta di azioni che forniscono a Google informazioni volutamente errate, in modo che il motore di ricerca perda fiducia nei siti colpiti e, addirittura, li cancelli dalle proprie pagine di ricerca.
Questo genere di pratiche sono illegali.
Ci si accorge di essere sotto attacco soltanto quando calano improvvisamente le vendite di un sito e nel contempo anche la sua presenza organica.
Da questo genere di malaffare è possibile difendersi, ma le contro misure da adottare non sono molto semplici, perché non di uso comune.
Nel caso di un attacco da Negative SEO, dunque, è bene rivolgersi ad esperti del settore, capaci di risolvere il problema, riconducendo la dignità del sito ai suoi livelli abituali.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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