Per vendere prodotti e servizi su Internet è necessario adeguare l’offerta e la comunicazione ai diversi costumi di chi compra, anche in base alla generazione di appartenenza
Stiamo parlando di quattro generazioni diverse di entrambi i sessi. In questo articolo di oggi, sia pur molto brevemente, mettiamo a confronto le loro abitudini di acquisto online, secondo un recente rapporto di 5WPR, una tra le più note agenzie americane di pubbliche relazioni.
boomers
I boomers sono le persone nate a cavallo del miracolo economico, cioè tra il 1946 e la fine degli Anni 50.
Meglio noti come baby boomers (il boom del bebè) hanno dovuto adeguarsi alla digitalizzazione dopo essere cresciuti con abitudini di acquisto totalmente differenti.
I boomers sono quelli che, meno di tutti, vanno alla ricerca di nuovi prodotti per i loro acquisti online, ma si fidano di ciò che già conoscono o hanno già acquistato. Sono i clienti più fidelizzabili.
generazione X
Segue la cosiddetta Generazione X, che è quella formata dai nati negli Anni 60 e 70. È la meno delineata, ma molto impegnata nelle attività lavorative. È quella su cui puntare anche per vendite B2B e per prodotti che valorizzino il loro stato sociale.
millennials
Poi ci sono i millennials, cioè coloro che sono nati tra il 1981 e il 1995. Secondo 5WPR sono coloro che utilizzano più di tutti il motore di ricerca per informarsi sugli acquisti online. Spesso vanno alla caccia del prezzo migliore, ma preferiscono in assoluto orientarsi verso la qualità del prodotto.
Per questo motivo prediligono rivolgersi principalmente ai singoli produttori, piuttosto che comprare dagli e-commerce generalisti.
zoomers
In questa rapida panoramica, arriviamo velocemente alla Generazione Z (i cosiddetti zoomers) che include i giovanissimi, fino dall’età pre adolescenziale.
Sono i più sinceri detrattori dei grandi magazzini online, frequentano quei venditori che ritengono in linea con le proprie idee politiche e sociali. Acquistano solo da privati e sono soggetti alle indicazioni degli influencer.
Attualmente coprono solo il 5% del mercato, ma sono quelli da coltivare perché nel 2030 saranno coloro che caratterizzeranno la maggior parte di chi compra online.
Per ognuna di queste generazioni le abitudini di acquisto sono differenti e, per questo, sono necessari piani di marketing adeguati e linguaggi che consentano di intercettarli emotivamente e con i prodotti più idonei ai loro costumi.
Per raggiungere adeguatamente ognuna di queste generazioni e farla atterrare sul proprio e-commerce, ogni venditore ha, dunque, la necessità di avviare una analisi preventiva su cui impostare una strategia di comunicazione appropriata.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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