I dati sono riferiti dalla Associazione Italiana Editori a margine della recente Fiera del Libro svoltasi a Roma
A conclusione della Fiera della Piccola e Media Editoria, svoltasi in questi giorni a Roma, l’AIE (Associazione Italiana Editori) ha pubblicato i dati di crescita delle vendite già riscontrati nel 2021.
Dal rapporto emerge che la maggiore crescita riguarda proprio il settore degli e-commerce che non è più a solo o beneficio dei grandi editori, ma anche di quelli più piccoli e delle singole librerie.
Secondo l’AIE si sono modificati sostanzialmente i canali di vendita, come d’altronde in molti altri settori merceologici, mettendo così a disposizione di tutti un tipo di mercato molto più ampio ed accessibile. Quello di internet.
Per quanto riguarda i fatturati, calcolati dal 4 gennaio 2021 all’11 novembre, il dato si attesta sui 590 milioni di euro, contro i 506 del 2020 e i 329 del 2019.
Si tratta di dati che manifestano come, durante la pandemia, i lettori siano stati costretti a servirsi degli e-commerce per approvvigionarsi, essendo chiuse le librerie, ma abbiano poi continuato ad acquistare online anche dopo le riaperture.
Tuttavia, il dato negativo è che sono ancora pochi (rispetto alla grande massa) gli editori e le librerie che si siano dotate di un proprio e-commerce o che abbiano ristrutturato il loro negozi online secondo le nuove esigenze del mercato. Per vendere di più.
Un atteggiamento che sembra non lasciare scampo ad un futuro, in cui saranno gli editori online a padroneggiare con i propri cataloghi.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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