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Online le PMI italiane battono la fiacca

Rispetto ad altri Paesi europei siamo ancora il fanalino di coda nella digitalizzazione dei cataloghi

Il quotidiano Qui Finanza pubblica alcuni dati relativi al mondo degli e-commerce e alle previsioni di crescita per il 2022.

Se da un lato si prevede che il fatturato continui a crescere in Italia con una percentuale a doppia cifra, superiore a quella di altri Paesi dell’Unione, dall’altro si evidenzia come la partecipazione delle PMI italiane ai processi di digitalizzazione sia nettamente inferiore a quello di altri Paesi europei.

Nel settore delle vendite online solo il 10% delle aziende con meno di 250 dipendenti si è finora dotato di un proprio e-commerce, nonostante cresca vorticosamente la richiesta del mercato.

SI tratta di un dato deprimente, se confrontato con quello della Francia (15%), della Germania (17%) e della Spagna (19%). Siamo il fanalino di coda.

Il problema sembra risiedere nella organizzazione aziendale e non nella fiducia in un comparto che, ormai è evidente per tutti, promette ancora forti implementi di fatturato.

In particolare, secondo le ultime stime, i settori che traineranno di più la crescita sono nell’ordine: elettronica (TV e smartphone), moda, arredamento, sport, salute e bellezza.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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