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Internet oggi: così il web ha preso il posto che era della Tv

Ormai gli utenti dedicano molto più tempo davanti al telefonino che non allo schermo televisivo, per questo motivo anche le aziende sono più sensibili al marketing online

Una volta per grande schermo s’intendeva il cinema, mentre il piccolo schermo era la Tv. Oggi esiste solo uno schermo ancora più piccolo che li racchiude tutti e due. Si chiama smartphone e in Italia ne sono attivi 80 milioni su una popolazione di 59,5. Tutti collegati al web.

I numeri, che riportiamo in questo editoriale, ci dicono quanto Internet sia entrato nella nostra vita, soppiantando l’egemonia della Tv.

Anche le aziende stanno spostando dalla televisione al web i loro investimenti pubblicitari, per valorizzare il brand e per vendere sui mercati. Difatti l’evoluzione di Internet, per la sua facilità di accesso, è un processo di cui nessuna impresa, grande o piccola che sia, può disinteressarsi.

Il perché nasce dal seguente inedito confronto tra i due media.

cambia lo stato di attenzione

In Italia si contano oltre 50 milioni di persone attive sul web, di cui 35 milioni sono costantemente presenti sui diversi canali social e motori di ricerca. Da Facebook a YouTube, da Instagram a Google (comunicato ANSA dello scorso mese di marzo).

Messi a confronto con la popolazione televisiva, esiste già una differenziazione numerica piuttosto consistente.

Difatti, secondo l’ISTAT, gli italiani che guardano la televisione giornalmente sono 41.397.000. La loro permanenza davanti allo schermo è di 3,5 ore al giorno.

Su Internet, al contrario, esistono due diversi tipi di pubblico:

  • i navigatori da computer
  • i navigatori da telefonino

I primi utilizzano il mezzo con una media di 4,5 ore al giorno. I secondi tengono quotidianamente gli occhi sul loro smartphone per 3 ore e 58 minuti.

Fermandoci un attimo sul confronto di questi numeri, già ora rileviamo come il web si sia affiancato alla televisione in una equazione totale favorevole, che tenga conto delle presenze e delle ore di permanenza.

In una considerazione generale vi sono due aspetti da evidenziare, che modificano significativamente il confronto sui valori penetrativi di Internet e della Tv nei costumi della gente.

In particolare:

  • davanti alla Tv lo spettatore è passivo
  • davanti a Internet l’interazione tra schermo e fruitori è totale

Senza dubbio il tema è piuttosto complesso e, per questo, sono al lavoro squadre di sociologi per esaminare a fondo le mutazioni della comunicazione, dell’informazione, dell’intrattenimento e dei mercati attraverso il nuovo media.

Semplificando, possiamo rilevare che, per quanto riguarda la Tv lo spettatore può decidere quale programma scegliere in un panorama piuttosto ridotto di offerte, che seguono rigidi palinsesti quasi sempre ripetitivi: stesse serie, stessi personaggi, poca fantasia di produzione, scarso rispetto per l’utente.

Per questo motivo, spesso il televisore di quei 41 milioni di italiani resta acceso anche senza che vi sia qualcuno che vi presti l’attenzione. Resta acceso per abitudine.

In effetti, quando i vari canali televisivi ci rendono noti i dati di ascolto di questo o quel programma, non sono in grado di valutare lo stato di attenzione del pubblico. Si stima che un buon 32% dei telespettatori lasci acceso il suo televisore, mentre è affaccendato in tutt’altre attività.

Per quanto riguarda Internet, al contrario, chi naviga si trova davanti ad una scelta incredibilmente vasta di argomenti e di strumenti che può utilizzare a suo piacimento e consumo in ogni momento della sua giornata. Dai giornali, alle cartine geografiche, alle previsioni del tempo, alle enciclopedie, ai film, allo sport, a qualsiasi genere di informazione e curiosità.

Non è un caso che gli stessi canali televisivi, dalla Rai a Mediaset e anche tutti quelli minori, siano presenti su Internet con proprie applicazioni che consentono di vedere i programmi in diretta o quelli archiviati nei vari podcast. Internet diventa indispensabile anche per la Tv.

In ogni caso, qualsiasi pagina web che si apre su un computer, su un tablet o su un telefonino è frutto di una richiesta consapevole dell’utente, che si collega interattivamente per ricevere soltanto ciò a cui è veramente interessato.

Dunque, lo stato di attenzione che le persone prestano su Internet è molto più alto di quello del pubblico televisivo. A tutto vantaggio dei risultati di ciò che viene comunicato. Marketing compreso.

un percorso inverso

Anche gli apparecchi televisivi di ultima generazione sono smart, cioè consentono ad un tablet o a un cellulare di collegarsi allo schermo televisivo in HD (alta definizione). Viene così attivato un processo inverso, che non va più dalla televisione verso il web (vedo in Tv e approfondisco su Internet), ma dal web alla televisione.

Così facendo, l’utente si collega ad Internet, fa le sue scelte, naviga e proietta il risultato delle sue ricerche su uno schermo molto più grande. Quello del suo apparecchio televisivo.

La scelta di ciò che si vuole vedere, dunque, non dipende più da un palinsesto deciso a tavolino dagli strateghi delle grandi company, ma dalla sensibilità, dai desideri e dalle esigenze di ogni singolo utente che può spaziare in un panorama di offerte senza limiti.

È così che nascono con estrema naturalezza nuovi fenomeni e star, dapprima relegate molto spesso a un mondo generato da mille compromessi.

È facile portare degli esempi, da Chiara Ferragni a Khaby Lame, un ragazzino di colore ventunenne che oggi spopola su TikTok con la sua creatività e genialità. Idolo di vecchie e nuove generazioni.

un media per ogni azienda e prodotto

Se proiettiamo sul mondo degli e-commerce tutto quanto è stato fin qui descritto, in un contesto di questo genere appare ovvio che, potendo anche effettuare i propri acquisti nell’ambiente in cui già si trova (Internet, appunto), l’utente sia incentivato a non cercare altrove ciò che può comodamente ottenere con un semplice clic. Acquista online.

Questa semplicità di utilizzo di Internet ha fatto in modo che crescesse (e continua a crescere) l’interesse delle aziende verso un media su cui è molto facile essere presenti e veicolare la comunicazione. Difatti:

  • Internet costa molto meno del mezzo televisivo
  • Internet consente azioni di marketing su una nicchia ben profilata, cosa impossibile per la Tv.

Sul primo punto è facile comprendere come i budget pubblicitari siano nettamente inferiori, anzi per nulla paragonabili a quelli del marketing televisivo. Un clic costa pochi centesimi di euro e corrisponde ad una visita.

Dunque, al contrario della Tv, Internet si rivela un media economicamente accessibile alle tasche di ogni impresa.

Sul secondo punto, sebbene abbia appena sorvolato sul concetto di nicchia, vale la pena di approfondire alcuni importanti vantaggi offerti da Internet rispetto alla televisione.

Infatti, per quanto riguarda la pubblicità in Tv è possibile scegliere le fasce orarie in cui inserire una serie di spot. Lo si fa sulla base della tipologia di audience specifica su quella fascia o su determinati programmi.

Tuttavia, in televisione si spara sempre nel mucchio, nel senso che è possibile definire l’audience in generale, ma non l’interesse specifico di un singolo telespettatore sul prodotto o servizio che si vuole promuovere.

Al contrario sul web è possibile intercettare il singolo potenziale cliente, realmente interessato ad un acquisto.

Per fare un esempio che sia chiarificatore, quando si pubblicizza un prodotto su Google, si tende a creare un contatto con chi ha avviato una ricerca piuttosto precisa su quel prodotto.

Vendo una “crema da barba” e faccio apparire il prodotto in vendita soltanto a chi ha avviato una ricerca proprio sulle “creme da barba”.

Al contrario, se quello stesso prodotto lo pubblicizzo in televisione, è quasi certo che lo vedrà anche un vasto pubblico femminile o di bambini che alle “creme da barba” non è per nulla interessato.

Così, affinando sempre più il marketing sul cliente di riferimento, Internet ha la possibilità di convertire, meglio della televisione, un contatto in un acquisto.

Restando sempre nel tema delle “creme da barba”, se io vendo “creme da barba per pelli sensibili”, ridurrò ancor più la nicchia dei potenziali clienti su cui recapitare il messaggio pubblicitario. Ed ancora di più se il mio prodotto è una “crema da barba per pelli sensibili e profumate 24 ore”.

Questo è un tipo di selezione che la televisione non può fare, ma che è molto accattivante per l’utente. Ormai, chi naviga su Internet è perfettamente a conoscenza del fatto che sui vari e-commerce, presenti in rete, può trovare ciò che più gli serve o che più gradisce.

Perciò, il concetto di nicchia che ad alcuni imprenditori può sembrare negativo, in realtà è un plus di grande valore che Internet offre alle aziende.

  • È di valore perché riduce la dispersione del marketing. Ogni clic ha un costo, dunque è bene che si ottengano clic, e conseguentemente visite, soltanto da persone che vogliono realmente acquistare ciò che viene pubblicizzato.
  • È di valore anche perché consente alle aziende di differenziarsi, meglio e con maggiore precisione, rispetto ad una concorrenza più generica e quindi meno concreta sul mercato.

Come sempre scriviamo sul Magazine di evoluzionecommerce, il successo di una campagna di marketing dipende molto dalla precisione con cui le imprese identificano i loro potenziali clienti, le loro esigenze, le ricerche abituali, i pregi e i difetti dei competitor.

Questa è una regola imprenscindibile della pubblicità che, come detto, in televisione può essere applicata soltanto in parte e con grandi sforzi finanziari.

Il rovescio della medaglia è che raggiungere questo risultato non è poi così semplice.

Così come per la pubblicità televisiva è necessario rivolgersi ad un’agenzia pubblicitaria, anche su Internet bisogna fare riferimento ad agenzie specializzate per il commercio digitale (non semplici web agency), capaci di orientare e affiancare gli imprenditori su tutte quelle operazioni e quegli strumenti, che sono necessari per vendere online.

Se ogni strategia di marketing viene messa in atto con coscienza e capacità di interpretare il mercato online, si ridurranno i costi delle campagne e si aumenteranno non solo gli introiti, ma soprattutto i guadagni, potendo utilizzare finalmente un media molto potente che vale ancor più della cara, vecchia e inarrivabile Tv.

Sia per quanto riguarda il commercio, sia per la sua penetrazione nelle nostre abitudini quotidiane.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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