italiani comprano sempre di più online. Ecco quanti sono, quanto spendono, i prodotti più richiesti e i metodi di pagamento.
I dati che qui riporto sono stati pubblicati da Teleborsa a seguito di un’indagine di Semrush e del Politecnico di Milano, nostro punto di riferimento.
Gli italiani comprano sempre di più online. Leggendo troverai quanti sono, quanto spendono, quali sono i prodotti più richiesti e i metodi di pagamento più usati.
I consumatori italiani balzano sempre più freneticamente sul carro degli ecommerce. Sia quelli B2B, che B2C. In Italia quello delle vendite online è il settore che nel 2019 è cresciuto più di ogni altro. Rispetto al 2018 si registra un 15% di vendite in più.
Se nel mondo ci sono 4,3 miliardi di persone che si collegano abitualmente a internet, in Italia ci sono 38 milioni di nostri concittadini che acquistano abitualmente sul web. Il valore delle transazioni, a fine anno, supererà i 41 miliardi di euro. Ciò vuol dire che ogni italiano spende online, in media, 1.079 euro all’anno.
In ogni caso, 38 milioni di persone rappresentano il 62% dell’intera popolazione. Stiamo recuperando il tempo perduto, perché ci stiamo avvicinando velocemente alla media europea che è pari al 69% della popolazione.
La stima è che nel 2023 si supereranno i 41 milioni di acquirenti. Una buona notizia per chi già vende online o per coloro che hanno deciso di aprire un ecommerce proprietario.
La cultura degli italiani, dunque, sta velocemente abbandonando la vecchia ritrosia ai pagamenti virtuali. Sempre meno sono coloro che acquistano online pagando contrassegno al ritiro del pacco.
A questo punto l’indagine statistica di cui ti ho appena parlato si sposta su un’analisi approfondita di quali siano gli strumenti di pagamento che gli italiani prediligono per i loro acquisti online.
Paypal, PostePay e la sorpresa dei Bitcoin
per milioni di transazioni ogni mese
Al primo posto, in assoluto, c’è PayPal. Secondo gli intervistati è un sistema facile da utilizzare, anche perché si collega direttamente al tuo conto in banca o alla tua carta di credito in totale sicurezza.
Secondo Semrush nell’ultimo anno sono state concluse vendite tramite Paypal pari a 1.383.000 volte al mese.
Al posto numero due ci sono le transazioni effettuate tramite PostePay, in forte ascesa. Le vendite concluse con questo metodo di pagamento sono pari a 1.175.000 ogni mese. È una media, ovviamente. Il picco è stato nello scorso mese di settembre.
PostePay è destinato a salire, in quanto non appare ancora come una scelta primaria in diversi ecommerce. Bisognerà adeguarsi in fretta.
La sorpresa arriva dal posto numero tre, dove troviamo i Bitcoin. La media è di circa 215.800 transazioni al mese. Questo è un dato inatteso, che supera abbondantemente l’uso delle carte di credito, in testa alle quali appare American Express con 189.000 transazioni mensili.
Altre carte di credito appaiono abbondantemente in posizioni di retro classifica.
In ogni caso il dato dei bitcoin dovrebbe sollecitare gli ecommerce italiani ad inserire anche questo metodo di pagamento, considerato inaffidabile ancor oggi da molta parte degli operatori.
Il picco delle transazioni con Bitcoin, in Italia, è stato registrato nello scorso mese di giugno con una media di 368.000 pagamenti. L’andamento, come si vede, risulta quindi molto altalenante.
Riassumendo tutti i dati fin qui riportati, si presume che alla fine del 2019 l’incremento di vendite rispetto al 2018 dovrebbe superare, in termini assoluti, il valore di 4,1 miliardi di euro.
Per il 2020 è molto probabile che vi possa essere un incremento di mercato ancora superiore.
Oltre 12 miliardi di euro
per acquistare lo smartphone
Ed ecco chi sono i primi della classe
Sul primo gradino del podio sale lo smartphone che, in valore assoluto, supera di un 6% le vendite del 2018. Il fatturato espresso da questo prodotto, nel 2019, è di Euro 12,5 miliardi.
Noi che ci occupiamo di ecommerce, dobbiamo fare una immediata riflessione.
Difatti, se lo smartphone continua questa sua ascesa verso le vette degli acquisti, vuol dire che c’è sempre più gente che d’ora in poi lo userà anche per acquistare online.
Gli ecommerce, dunque, dovranno adeguare i propri contenuti al nuovo device e a tutto ciò che il suo uso comporta. Prima fra tutte, una modifica delle abitudini di acquisto del consumatore finale, anche in virtù della nuova frenesia e della disattenzione con cui ci si collega al web.
Cambiano i contenuti e cambiano le strategie di vendita.
Dietro gli smartphone resta l’elettronica in generale, con le sue punte di diamante che sono i computer e i tablet. Valore complessivo 5,3 miliardi di euro.
A seguire c’è l’abbigliamento con 3,3 miliardi di euro. Da notare però che questo settore è in crescita molto più di elettronica e telefonino, perché rispetto al 2018 fa registrare un incremento del 16%.
L’elenco può continuare all’infinito, quindi ti riporto ancora qualche posizione rilevante. Tra queste i complementi di arredo (1,7 miliardi) e il Food (1,6 miliardi).
Forte crescite si registrano nel settore della bellezza, degli articoli per lo sport, nell’editoria e in tutto ciò che rappresenta l’aspetto ludico.
Anche le assicurazioni online si piazzano con un mercato pari a 1,5 miliardi di euro.
I numeri non mentono, quindi questa statistica ha un solo significato: per vendere oggi e per il futuro dell’azienda domani l’ecommerce è diventato uno strumento indispensabile.
Capisco le reticenze che si possano ancora avere, rispetto ad una strada di vendita che non tutti gli imprenditori hanno imparato a conoscere.
Molti sentono il peso dei concorrenti che già vendono online, ma temono di fare un salto nel buio o di produrre sforzi finanziari inadeguati.
Altri sono rimasti scottati da precedenti esperienze con web agency di scarso affidamento e incapaci di trasformarsi da semplici esecutori di web design a validi consulenti per un ecommerce che abbia veramente successo.
Se oggi realizzi un ecommerce con la stessa mentalità con cui 10 anni fa realizzavi un sito internet, resti inesorabilmente sconfitto.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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