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Quanto costa un e-commerce?

Prima di rispondere alla domanda “quanto costa un e-commerce”, devo fare una precisazione. Un e-commerce costa per la sua realizzazione, ma costa anche per la sua successiva gestione. Voglio andare subito al sodo, quindi comincio a parlarti dei costi di realizzazione. Se navighi un po’ su Google trovi di tutto un po’. Trovi gente che […]

Prima di rispondere alla domanda “quanto costa un e-commerce”, devo fare una precisazione.

Un e-commerce costa per la sua realizzazione, ma costa anche per la sua successiva gestione.

Voglio andare subito al sodo, quindi comincio a parlarti dei costi di realizzazione.

Se navighi un po’ su Google trovi di tutto un po’. Trovi gente che ti offre e-commerce per 50 euro all’anno e trovi chi il costo non te lo mette proprio.

Trovi chi ti parla di template e chi invece ti dice che costruisce e-commerce personalizzati.

Che confusione! Cosa scegliere?

Certo quella del e-commerce è una materia che non tutti conoscono a fondo e, d’altronde, molto probabilmente chi vuole aprire un e-commerce fa tutt’altro mestiere che non occuparsi a tempo pieno di creare pagine web.

La confusione che tali offerte creano, dunque, è del tutto giustificata. Tuttavia si può sempre ragionare dando prevalenza al buon senso.

Vediamo come.

solo se vuoi mangiare

un discreto e-commerce

puoi pagarlo 50 euro

Ovviamente un e-commerce non è qualcosa che si mangia. 50 euro si spendono volentieri per una serata in due, in un ristorantino senza molte pretese. È un buon investimento per passare qualche ora lieta e in buona compagnia.

Siccome gli e-commerce non li trovi nei menu dei ristoranti, io credo che pensare ad un investimento di 50 euro per trarre chissà quali profitti sia semplicemente demenziale.

Fin qui, il buon senso.

Ovviamente, nel campo del e-commerce fai-da-te ci sono una miriade di offerte a prezzi vari, ma il problema non è il costo. Il problema è il fai-da-te.

Te lo spiego in pochi passi:

  • Il fai-da-te prevede l’utilizzo di un template, cioè di pagine web preconfigurate che tu puoi riempire di contenuti a piacere.
  • Anche se sei un bravo smanettone, il fai-da-te esclude tutte le competenze necessarie per imporre un prodotto o un servizio sul mercato (strumenti di marketing, strategie, controllo dei costi, fruibilità del design, SEO e tanto altro)
  • Il template, proprio perché preconfigurato, è uno strumento che non tiene conto delle peculiarità di questa o quell’azienda, di questo o quel prodotto o servizio. Ne consegue che non è caratterizzante. Se una cosa è uguale per tutti, ci si perde nella massa.
  • Il template non si aggiorna man mano che variano le condizioni tecnologiche della rete, di Google, degli strumenti con cui si naviga (smartphone e tablet in testa a tutti). Sono condizioni che variano alla velocità della luce.
  • Il template contiene funzioni ridotte rispetto alle necessità di un e-commerce che si imponga sul mercato e, di conseguenza, venda.
  • Di fatto, un e-commerce fai-da-te non fa vendere.

Spero di avere chiarito il perché sono contrario ad ogni forma di fai-da-te. Se vogliamo essere seri e non lavorare per gioco, pur poco che costi, sono soldi buttati via.

Ovviamente ognuno dei suoi soldi può fare ciò che vuole.

Scartato il fai-da-te rimangono le web agency. Bella storia anche questa, quindi facciamo tornare in campo il buon senso.

Prova a pensare: se bastasse investire poche migliaia di euro e nessuna specifica competenza per diventare ricchi, tutti lo farebbero.

Una web agency seria, se vuole che il tuo e-commerce ti produca denaro e, soprattutto, profitto, sa che il lavoro che deve svolgere per te è complesso, costa tempo e applicazione sul singolo cliente. Deve essere seguito.

Una web agency che ti rifila un e-commerce a un prezzo stracciato, quel lavoro certo non lo ha fatto e non lo farà mai.

È questo il motivo per cui gran parte dei proprietari di e-commerce si lamentano del fatto che, una volta creato il negozio online, le agenzie scappano, non rispondono al telefono, chiedono ulteriore denaro per riparare i guai di partenza. Basta girare un po’ su Google e trovi commenti di questo tipo molto diffusi.

Quindi, alla fine, quanto costa creare un e-commerce?

Io credo che bisogna ribaltare la domanda. Quanto vuoi guadagnare da un e-commerce?

Ti dico subito che se il tuo obiettivo è di poche migliaia di euro all’anno, il mio consiglio è quello di spendere i tuoi soldi per qualcosa d’altro.

Noi di evoluzionecommerce sappiamo bene che favorire obiettivi di questo tipo significa rubare i soldi al cliente. Per questo non lo facciamo.

Su internet si può essere piccoli solo per diventare grandi, quindi l’obiettivo deve essere quello di una crescita costante. Servono lungimiranza imprenditoriale associata a bravi, anzi bravissimi consulenti del mercato online.

Tutto ciò ha un costo, perché la professionalità si paga, così come sono costose le risorse necessarie per crescere.

Se non sei orientato imprenditorialmente a seguire il percorso che ti ho appena indicato, ti sconsiglio vivamente di pensare a un e-commerce per ricavarne profitto.

A questo punto comprendi bene che il costo per costruire un e-commerce è l’ultima cosa di cui devi preoccuparti, anche perché oggi è possibile rateizzarlo in tempi medio-lunghi e con canoni molto bassi.

La prima cosa di cui preoccuparti, invece, è di verificare se tu, la tua azienda, il tuo prodotto o servizio sono adatti per crescere con largo profitto vendendo online.

Se vuoi iniziare a vendere online, fai subito questa verifica insieme ad un bravo consulente.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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