Un e-commerce è “profitto online”, altrimenti non è un e-commerce ma una grande fregatura. Vediamo come evitarla.
C’è una domanda che pochi si pongono, perché ritengono che la risposta sia scontata.
La domanda è: che cos’è un e-commerce? La risposta “vendere online” è ovviamente fin troppo banale. L’unica risposta che si deve dare è: un e-commerce è “profitto online”, altrimenti non è un e-commerce ma una grande fregatura.
Vediamo di analizzare il perché e quando conviene essere proprietario di un e-commerce.
L’e-commerce è una gallina dalla uova d’oro, ma bisogna fare molta attenzione perché potrebbe trasformarsi in una gallina dalle uova di piombo, difficilissime da digerire.
Difatti, l’e-commerce può essere un’ottima via per raggiungere obiettivi di guadagno e di crescita, ma prima di metterci a vendere online dobbiamo fissare con precisione gli obiettivi che vogliamo raggiungere e ciò che vogliamo costruire per il futuro della nostra attività.
Siamo in un Paese dove cresce vorticosamente il numero delle persone (di ogni generazione) che si abitua a comprare online. Purtroppo, però, le nostre aziende non stanno seguendo questa crescita con la medesima velocità, come invece avviene in tanti altri Paesi del mondo, dalla Cina all’Europa stessa.
C’è dunque un grande mercato che ci aspetta, ma bisogna essere capaci di conquistarlo ed essere anche attrezzati per farlo.
Togliamoci subito il dente che fa male. L’e-commerce è un’attività in cui bisogna investire, altrimenti non vendi. O meglio, se investi vendi ma non è detto che ci guadagni.
La differenza è sostanziale.
Conviene essere proprietario di un e-commerce, soltanto se chi ti affianca nella sua costruzione e nella successiva gestione ti mette nelle condizioni di tenere costi e ricavi sotto controllo in tempo reale, ancor prima che l’e-commerce venga messo online.
È un’operazione fondamentale per non accorgersi, quando è tardi, di avere speso più di quanto si desidera guadagnare.
Purtroppo l’e-commerce nasconde insidie di questo tipo, pertanto bisogna prevenirle.
Sembra banale, ma sono molte le aziende che si lasciano trascinare da web agency di poco scrupolo e che vengono poi abbandonate al loro destino quando la frittata è ormai sul piatto.
Questi gli ingredienti della frittata: paghi la costruzione dell’e-commerce, paghi la pubblicità, ti attrezzi per vendere ma alla fine ci hai perso solo dei gran soldi.
Ecco dunque come evitare una simile disfatta.
Costruire un e-commerce costa e non poco. Lasciamoci ovviamente alle spalle tutti quei negozi online che vengono realizzati dall’amico di famiglia o da speculatori a basso costo. Non funzionano e non funzioneranno mai.
Siamo seri, ma davvero possiamo credere che spendendo qualche centinaio di euro mettiamo in piedi un’attività che rende?
Spero che nessuno creda più a queste favole. Fare commercio su internet è una cosa seria, quindi è necessario muoversi senza improvvisare e con la massima professionalità.
Dunque, prima di sviluppare un solo codice html per il tuo nuovo e-commerce è bene:
Sono conti che non puoi fare da solo, perché essere sul web è un mestiere che bisogna imparare e probabilmente nessuno ti ha ancora insegnato come fare.
Hai bisogno di un professionista di cui ti possa fidare e quello non è certo il tuo commercialista.
Ci sono strumenti molto sofisticati che Google ci offre, così come i social. Vanno utilizzati già in fase di analisi, studiati a fondo e poi monitorati nei risultati.
Una web agency seria dovrebbe consigliarti, aldilà dei suoi interessi, se affrontare o meno una esperienza di vendita online. Non tutti hanno le potenzialità per essere proprietari di un e-commerce di successo. In questi casi è meglio accorgersene prima di avere sfilato dalle tue tasche un solo euro.
Io stesso, qualche volta, mi sono trovato di fronte a clienti che viaggiavano verso una perdita sicura, affascinati dall’idea di vendere sul web. Trovo corretto dire loro la verità. Niente di male se non sono adatti ad aprire e gestire un e-commerce. Non tutti lo possono fare, meglio saperlo prima.
Noi di evoluzionecommerce abbiamo raccolto in una sola parola questi primi pensieri sull’attività di un e-commerce. La parola è evoluzionecommerce. L’e-commerce deve rappresentare l’evoluzione di una attività, quindi evoluzione è uguale a profitto. Non esiste alternativa.
La convenienza di essere proprietari o meno di un e-commerce bisogna analizzarla a tavolino, ancor prima di decidere se vendere online.
Bisogna fissare degli obiettivi piuttosto conservativi, stabilire in quanto tempo siano raggiungibili e preventivare i costi da sostenere nel frattempo.
Per la costruzione dell’e-commerce a volte è consigliabile non avventurarsi subito in spese, sia pure congrue ma per alcuni non sostenibili nell’immediato. Se il suo costo iniziale non è facilmente abbordabile, è possibile dilazionare i pagamenti fino ad un massimo di 24 mesi. È un’opportunità che toglie l’angoscia dell’investimento.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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Sto pensando di integrare il mio negozio fisico di piccolo minimarket di paese con sito e-commers perché i clienti possano ordinare tramite app e scegliere ritiro in negozio oppure consegna a casa. Vorrei partecipare ad un bando in tal senso che mi finansierebbe il 70 %
Alberto, i costi per aprire un ecommerce non sono poi così proibitivi. Ciò che serve, soprattutto, è seguire un percorso che, fin dalle basi del tuo nuovo ecommerce, ti accompagni verso le prime vendite ed oltre. Il sistema di click & collect al quale accenni sta avendo molto successo per tre motivi: porta clienti dall’online verso il negozio fisico; riduce i costi per le spedizioni; il cliente non è costretto ad attendere in casa il corriere. Se vuoi ulteriori approfondimenti su questi punti, non esitare a contattarmi nuovamente.