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Ecommerce B2B – 3 aziende su 4 lo usano già

Costretti ad acquistare e vendere online durante l’isolamento, anche oggi commercianti e imprese non rinunciano ai benefici di scambi commerciali veloci e al riparo degli insoluti. C’è poi il problema di sostituire le Fiere. Leggi tutto nell’articolo e lascia un tuo commento.

In altri articoli di questo blog ho più volte fatto cenno ai seguenti argomenti:

Sul post che stai leggendo adesso, invece, voglio ragionare sui perché anche in Italia stanno esplodendo gli ecommerce B2B e perché sia conveniente accelerare i processi di vendita online tra azienda e azienda.

Le mie riflessioni partono dall’esperienza di ogni giorno a contatto con imprenditori e produttori italiani e dall’analisi delle loro attuali difficoltà su un mercato colpito duramente dal Covid-19.

Si tratta di un mercato che è in forte apprensione nel presente e con molti punti interrogativi per i prossimi mesi. Riepiloghiamo una parte di ciò che non va:

  • merce consegnata e restituita al mittente,
  • insoluti a go-go,
  • richiesta di transazioni fortemente penalizzanti sui pagamenti,
  • grossisti che impongono regole scarsamente sostenibili,
  • agenti di vendita infedeli, perché essi stessi disperati,
  • aiuti insufficienti da parte dello Stato.

La domanda che, dunque, mi pongo è perché in uno scenario di questo genere gran parte delle aziende italiane hanno deciso di ricorrere alla costruzione di un ecommerce B2B per la vendita dei loro prodotti ad altre aziende, grossisti o commercianti, così come testimonia l’articolo apparso nei giorni scorsi sul sito di Corcom.

Innanzi tutto partiamo da una realtà inconfutabile: moltissime aziende, grandi o piccole che siano, per non fermare la propria attività sono state costrette ad utilizzare lo smart working, cioè il lavoro da casa collegato all’azienda mediante internet.

Per fare questo hanno dovuto digitalizzarsi e, molte di loro, non intendono tornare ai metodi di lavoro tradizionali, in tutto o in parte, in quanto trovano molto più conveniente utilizzare come luogo di lavoro le case dei loro dipendenti. Diminuiscono i costi e si rendono più facili i controlli.

Gli stessi sindacati hanno ormai accettato questo genere di soluzioni e queste forme di controllo sulle attività lavorative.

Lo smart working e la conseguente digitalizzazione ha comportato, per molti, investimenti che oggi giocano a favore di contatti più agili anche tra azienda e azienda.

Un altro elemento di riflessione importante è il cambiamento sui metodi di acquisto a cui siamo stati costretti nel periodo di isolamento.

Gli stessi imprenditori che per gli acquisti di famiglia hanno dovuto utilizzare internet, oggi sono più disponibili di prima ad effettuare ordini online anche per ciò che necessita alla propria azienda.

Ciò accade sia nel settore dei consumabili, sia per quanto riguarda i grandi impianti.

Difatti molte aziende che non si sono attrezzate con un proprio ecommerce B2B stanno perdendo clientela ormai avvezza a comprare online. Il rischio è di perderne ancor più nell’immediato futuro.

Inoltre, c’è grande confusione. In molti magazzini la merce manca, i cataloghi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati, il cartaceo è diventato un costo eccessivo ed una metodologia eccessivamente lenta.

Molte imprese hanno urgenti necessità di trovare soluzioni rapide ai propri acquisti e spesso il fornitore tradizionale è sprovvisto di ciò che serve

In questi casi la ricerca online è immediata e, se il prodotto che ho acquistato dal tuo ecommerce mi ha soddisfatto, da quel momento in poi tu sei diventato il mio nuovo fornitore di fiducia.

Poi, c’è tutto il capitolo di trovare nuovi clienti. Molte aziende lo hanno sempre fatto partecipando a convegni fieristici, in Italia o all’estero.

Oggi è diventato molto difficile e costoso viaggiare, ma soprattutto difficilmente le Fiere saranno ancora affollate come una volta. Il pericolo è quello di investire in operazioni senza ritorno, se non addirittura di non potere investire perché anche gli eventi fieristici sono stati annullati. Questo accade soprattutto in Asia e in America Latina.

Un ecommerce B2B sostituisce lo stand in fiera, velocizza i contatti, acquisisce nuovi clienti, evita che i vecchi clienti defluiscano verso altri concorrenti più attrezzati nel digitale.

L’ecommerce, dunque, si pone anche come canale di marketing veloce e a basso costo.

Riassumendo, ciò che noi percepiamo ogni giorno nel nostro lavoro è che si sente la necessità di:

  • risparmiare tempo e denaro, 
  • trovare soluzioni più efficaci per vendere i propri prodotti o servizi, 
  • superare la paura di perdere vecchi clienti e di non trovarne di nuovi, 
  • saltare a piè pari alcuni passaggi della filiera, 
  • potere fare ordini senza dovere aspettare a causa delle difficoltà del fornitore, 
  • essere disponibili nell’immediato quando un nuovo cliente ricerca una soluzione al suo problema, 
  • potere chiedere e ricevere assistenza immediata.

L’ecommerce B2B risponde a tutti questi problemi.

Ovviamente ogni azienda vive le sue complessità in modo soggettivo e, per questo, anche ogni ecommerce deve essere strutturato sulla base degli obiettivi che si vogliono e si possono raggiungere.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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