Già prima di entrare in guerra, i russi si erano attrezzati per vendere online prodotti di tradizione straniera, ma totalmente copiati dalle imprese locali
Da tempo la Russia si è preparata alla guerra anche sul piano commerciale per fare fronte al blocco delle esportazioni dei Paesi occidentali. Ha fatto incetta di oro e di dollari ed ha avviato aziende che riproducessero fedelmente i prodotti stranieri.
Per quanto riguarda il web, la Russia si è creata una propria rete nazionale, con propri social, propri motori di ricerca e propri e-commerce.
Google è stato sostituito da Yandex , mentre gli e-commerce sono stati rimpiazzati da Ozon e dai siti di proprietà dell’industria manifatturiera locale.
Tutto ciò che viene venduto online è Made in Russia, realizzato con apparecchiature e tecniche copiate al 100% dai Paesi originari.
Per quanto ci riguarda, alcuni nostri prodotti tipici vengono prodotti in Russia, quali mozzarella, burrata e parmigiano. Stesso tipo di lavorazione, sebbene le materie prime siano locali.
Il tutto venduto online e prezzato in rubli. Il mercato online della Russia, prima della guerra, era stimato per un valore di circa 30 miliardi di euro.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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