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E-commerce in Italia – Statistiche di crescita a doppia cifra

Perché mai dovrei dotarmi di un e-commerce? Questa è una delle domande ricorrenti (per fortuna non tantissimo) che ci viene posta da coloro che abitualmente leggono le nostre “pillole” di evoluzionecommerce. Oggi cercherò di dissipare i dubbi che ancora rimangono in alcuni imprenditori, riportando le statistiche di crescita delle vendite online e alcuni grafici pubblicati […]

Perché mai dovrei dotarmi di un e-commerce?

Questa è una delle domande ricorrenti (per fortuna non tantissimo) che ci viene posta da coloro che abitualmente leggono le nostre “pillole” di evoluzionecommerce.

Oggi cercherò di dissipare i dubbi che ancora rimangono in alcuni imprenditori, riportando le statistiche di crescita delle vendite online e alcuni grafici pubblicati la scorsa settimana dalla Casaleggio Associati.

Già nei mesi scorsi, proprio su questo blog, ne avevamo fatto cenno a seguito dei nostri studi di aggiornamento presso l’Università Politecnico di Milano.

Si tratta, dunque, di dati reali che ci parlano di un mercato, quello degli e-commerce, che in alcuni casi sfiora una crescita annua del 40%. Sono dati inerenti il 2017.

Per il 2018 si prevede un ulteriore incremento, stando a quanto rilevato nel primo semestre gennaio – giugno.

Non mi piace parlare di statistiche, perché considero questo argomento poco affascinante e troppo arido.

Tuttavia i numeri non mentono e quindi, in questo caso, vale la pena farci sopra qualche riflessione.

Partiamo subito dal primo grafico che pongo alla tua attenzione. Eccolo.

Qui sopra vengono riportati i settori di maggior crescita. Sono in ordine alfabetico e non di maggior incremento del fatturato.

Il settore che in questo momento va per la maggiore è quello della salute e della bellezza. Nel 2017 il fatturato ha superato un incremento, rispetto al 2016, pari al 39%.

Un risultato clamoroso.

Seguono la moda (+28%), il settore alimentare (+24%), l’elettronica di consumo (+21%), l’arredamento (+19%).

In Italia e in Europa per nessun altro campo, se non in quello delle vendite online, esistono settori che registrano crescite così formidabili.

Questo dimostra che oggi non solo è conveniente investire sulle vendite online, ma a mio parere restarne fuori è una follia, anche se non si dispone di una immediata capacità economica per nuovi investimenti.

Difatti oggi è possibile accedere a finanziamenti molto rapidi finalizzati all’apertura di nuovi e-commerce o al rifacimento di e-commerce già esistenti e non performanti.

Si tratta, peraltro, di finanziamenti che non vengono segnalati in Centrale Rischi.

Dopo i primi mesi di avviamento, la rata di rientro si ripaga da sola con una parte dei nuovi utili aziendali.

Diamo un’occhiata anche al secondo grafico, che traiamo dall’ultimo rapporto della Casaleggio Associati.

Come puoi constatare, dal 2004 ad oggi la crescita del fatturato grazie agli e-commerce è aumentata in modo esponenziale e non si è mai arrestata. E così sarà anche nei prossimi anni.

Il dato che vedi nel grafico si riferisce all’Italia, ma in tutta Europa la crescita è addirittura superiore (per non parlare di America e Cina).

Si tratta di dati di media, in quanto esistono settori che (come ti ho detto) sfiorano un incremento di fatturato del 40% ed altri che si fermano al 3%.

Sono numeri che danno un senso di euforia, dunque bisogna fare attenzione che non diano anche alla testa, come una sana coppa di champagne bevuta a digiuno.

E-commerce sì, va bene, ma solo a certe irrinunciabili condizioni. Queste:

  • che siano e-commerce personalizzati e non costruiti su template del valore di qualche decina di dollari (anche se poi le web agency te li fanno pagare migliaia di euro);
  • che abbia al tuo fianco un consulente che segua il tuo e-commerce dai primi passi fino ai massimi risultati (pagherai il consulente e non il costo per la costruzione del tuo negozio);
  • che le strategie di vendita messe in campo siano congrue ai prodotti o servizi che vengono venduti;
  • che si abbia una perfetta conoscenza di cosa vuol dire gestire un e-commerce;
  • che tu abbia tutti i requisiti perché il tuo sia un e-commerce di successo;
  • che siano stati preventivamente pianificati i costi e i ricavi;

Come vedi, su ciascun capitoletto che ti ho elencato qui sopra ho inserito un link ad altre “pillole” di evoluzionecommerce che entrano più nel merito di ogni singolo argomento.

Se avrai la pazienza di leggerle tutte, ne ricaverai una sorta di mini manuale per costruire un e-commerce di successo, conoscendo in profondità tutti i vantaggi e gli svantaggi.

Prima di chiudere questa “pillola”, breve ma intensa, voglio io stesso fare un’ulteriore riflessione sul perché gli e-commerce vanno a gonfie vele, anche in Italia.

Comprare è bello, dà soddisfazione e molto spesso è necessario (vedi ad esempio per il settore alimentare).

La concentrazione dei negozi nei grandi centri commerciali porta ad un caos che non tutti sopportano.

Io, ad esempio, abito vicino al più grande centro commerciale della Lombardia e ti posso assicurare che si creano fastidiosissime e interminabili file di automobili fin dai vicini caselli autostradali.

Poi ancora code e confusione per tutto ciò che ti serve, anche per comprare un pacchetto di liquirizie o farti un panino.

Nelle grandi città, invece, succede questo: i negozi di periferia chiudono o vendono molto spesso principalmente prodotti etnici.

I negozi del centro, più vicini alle tradizioni degli italiani, non sono di facile accesso perché situati spesso in zone interdette al traffico o dove è difficile trovare parcheggi liberi.

Non è neppure agile muoversi con i mezzi pubblici, con tanto di pacchetti degli acquisti in mano.

D’altro canto, la tecnologia sta rendendo sempre più facile acquistare stando perfettamente adagiati sul divano di casa, oppure quando ci troviamo in un bar o passeggiamo a piedi nel parco.

L’altro giorno mi trovavo a Milano, in metropolitana. Ho fatto il conto: 7 persone su 10 (sedute o in piedi) viaggiavano tenendo costantemente gli occhi sul loro smartphone.

Prova anche tu a salire su un mezzo pubblico e ti accorgerai che la realtà è proprio questa.

Certo, non tutti stavano comprando online, ma avevano in mano e nella mente lo strumento che in qualsiasi momento avrebbe permesso loro di portare a termine un acquisto.

C’è una grande richiesta di comprare online, anche se in Italia sono ancora pochissimi gli e-commerce aperti, rispetto a quanti dovrebbero essercene per soddisfare tutte le richieste dei clienti potenziali.

È uno spazio di mercato immenso, che va conquistato subito per affermarsi prima di tutti gli altri, che si lasciano vincere dalla pigrizia di agire.

Scrivo questo post nel mese di novembre del 2018 e sento già le campane a festa (si fa per dire!), per quanto si venderà online il prossimo Natale. Sono convinto che batteremo tutti i precedenti record.

So che esiste un conflitto di interessi tra quello che sto per dirti e l’attività che io svolgo, ma non per questo devo tacere una verità.

Se sei nelle condizioni di aprire un tuo e-commerce, fallo subito. Davvero ti esorto a considerare con serietà questa opportunità e, se già hai un tuo negozio online, a verificare che stia rendendo tanto denaro per quanto deve.

Cioè che funzioni al massimo delle sue potenzialità.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

Scopri di più sul "Focus del mese"

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