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E-commerce: il fashion si attrezza per ridurre i costi ambientali

Gli investimenti sono diretti ad un packaging con materiali riciclati e alla riduzione delle emissioni di CO2, grazie alle consegne tramite veicoli elettrici.

Il quotidiano La Repubblica rende noto un rapporto di Quantis, società di consulenza ambientale, circa le emissioni di CO2 generate dal traffico delle merci per gli acquisti online.

In particolare, Quantis si sofferma sul comparto della moda e sugli investimenti che le case produttrici stanno mettendo in atto per un sistema di consegne più sostenibile. Dal packaging con materiali riciclati, all’utilizzo di veicoli elettrici per la breve e media distanza.

Tuttavia, a nostro avviso Quantis si dimentica di valutare che, se da una parte gli acquisti online generano traffico di merci, dall’altra riducono il traffico dei privati, le lunghe soste con i motori accesi in attesa di parcheggio e, non ultimo, la congestione del traffico dentro e fuori gli agglomerati urbani.

Questo è un altro valore dell’e-commerce di cui nessuno parla, ma che varrebbe la pena di riconsiderare.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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