Il quotidiano Ticino Online evidenzia il trend delle aziende elvetiche a by-passare tutti gli intermediari per aumentare i profitti e abbassare i prezzi
Spesso sul nostro Magazine abbiamo parlato di B2B (business-to-business) e di B2C (business-to consumer), ma non abbiamo mai fatto cenno al D2C (direct-to-consumer).
In realtà non si discosta molto dal B2C, salvo per il fatto che tende ad indicare con maggiore forza la tendenza delle aziende e dei grossisti a vendere direttamente all’utilizzatore finale, saltando a piè pari ogni tipo di intermediazione.
Una tendenza che viene messa in risalto in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano svizzero Ticino Online nelle tre versioni in italiano, francese e tedesco.
Secondo quanto scrive Ticino Online, anche in Svizzera il 2021 ha fatto registrare una esplosione degli e-commerce, ancor più del 2020, soprattutto da parte di quelle aziende che hanno deciso di vendere direttamente al consumatore.
Un trend che si evidenzierebbe ancor più con l’abbandono dei marketplace, come Amazon, deciso da grandi e piccoli brand per abbattere i prezzi e aumentare le proprie marginalità.
Le aziende svizzere sembrano essere definitivamente orientate verso il D2C e hanno sperimentato di poterlo fare con pieno successo, utilizzando propri negozi online.
Gli stessi consumatori elvetici hanno evidenziato di prediligere un contatto online con il produttore, che possa seguirli meglio nell’assistenza post-vendita, piuttosto che acquistare sulle grandi piattaforme digitali generaliste.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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