In contrapposizione a un export più costoso e a un import ridotto, le imprese si concentreranno maggiormente sulla produzione locale e sull’amplificazione dei mercati interni
La redazione del nostro Magazine ha discusso a lungo se pubblicare o meno questa news. Da una parte c’è il giusto ritegno di chi non vuole dare l’impressione di insensibilità verso un momento così tragico e doloroso.
D’altra parte è giusto prendere coscienza di una fotografia, che ritragga l’attuale situazione commerciale e, per quanto ci riguarda, quella del commercio online.
Dunque diamo questa informazione, tratta da previsioni sia di carattere universitario pubblico, sia da parte di professionisti privati.
La crisi in Ucraina, che sarà accompagnata da ripercussioni negative sull’economia del nostro Paese, in realtà favorirà ancora una volta lo sviluppo degli e-commerce, come fu per il periodo della pandemia.
Le previsioni ci dicono che, a causa dell’aumento dei costi dei trasporti e delle limitazioni verso l’export, così come per il ridotto flusso delle importazioni, si favorirà un incremento della produzione interna, dedicata al consumo B2B e B2C sul mercato nazionale.
Le imprese si vedranno sollecitate ad aprire nuovi canali di vendita, diversificando la propria clientela con strumenti più rapidi, come quelli digitali.
Chi attualmente vende sui marketplace, tenderà ad affiancare a quel canale di vendita un e-commerce proprio, più facilmente gestibile, controllabile e strategico.
Aumenteranno, dunque, le richieste di nuovi e-commerce e gli aggiornamenti dei negozi online già esistenti. Si velocizzerà la corsa ad occupare posizioni di mercato strategiche rispetto ad una concorrenza più numerosa, ma non ancora preparata al nuovo impatto commerciale.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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