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Crisi Ucraina: gli e-commerce non risentono del periodo bellico

Nonostante la guerra abbia generato un periodo di debolezza in tutta Europa, la maggior parte dei negozi online registra un aumento delle vendite rispetto a prima dell’invasione

In un articolo pubblicato nei giorni scorsi, il Corriere Nazionale rende noti i risultati di un indagine promossa da Packlink-Pro, azienda specializzata nelle consegne di prodotti acquistati online.

L’indagine è stata condotta su oltre 2.000 e-commerce europei.

Per quanto riguarda il nostro Paese, il 38% dei negozi online intervistati ha dichiarato di non risentire alcuna differenza sul volume delle vendite a causa del conflitto in Ucraina.

È una tendenza più o meno simile ad altri Paesi, quali la Spagna (40%), Germania (39,8%) e Regno Unito (39,4%).

La maggior parte degli intervistati ha perfino dichiarato un aumento delle vendite, dovuto però alla progressività del settore, che è da anni in crescita.

Sono dati che rendono evidente come gli e-commerce siano ormai entrati nelle abitudini quotidiane dei consumatori e delle aziende, anche rispetto al mercato B2B.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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