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Crisi Ucraina: l’e-commerce italiano regge all’urto della guerra

Una recente indagine rende noto che i negozi online di proprietà della aziende del nostro Paese non stanno soffrendo il periodo bellico, anzi implementano il trend di crescita

La piattaforma spagnola PacklinkPro, presente in tutta Europa per la gestione delle spedizioni da e-commerce, ha concluso una indagine su diversi Paesi del Continente per rilevare le eventuali fluttuazioni degli ordini dopo l’invasione in Ucraina.

Sebbene la maggior parte delle aziende intervistate denunci una difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, il 38,7% dei negozi online italiani ha dichiarato di persistere nella crescita degli ordini, come avvenne prima della guerra.

Secondo Noelia Lázaro, direttrice marketing di PacklinkPro, la tenuta degli e-commerce è facilitata dalla grande duttilità nella gestione dei negozi, sia dal punto di vista della disponibilità dei prodotti, sia dalla capacità di adeguare rapidamente i prezzi, sia per la rapidità della spedizioni.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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