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Contro il virus vola l’ecommerce orgoglio italiano

La repentina scelta delle imprese italiane di vendere online (b2b e b2c) per fronteggiare l’emergenza in corso. Guarda l’emozionante video all’interno.

 


Vorrei iniziare questo nuovo post di evoluzionecommerce con un video che ha emozionato tutti coloro che l’hanno visto e spero emozionerà anche te.

Prima, però, una piccola premessa. Mentre le Leggi dello Stato, giuste o no, stanno legando le mani e i piedi di migliaia di attività, il commercio elettronico è forse l’unico settore che, nostro malgrado, sta beneficiando di questa situazione.

Noi stessi rimaniamo stupiti della forte crescita di richieste, che ci sono state rivolte nelle ultime due settimane, per creare nuovi ecommerce in questo periodo di emergenza locale e nazionale.

Questo, nonostante il commercio online fosse già un settore in forte crescita ancor prima del Coronavirus. Tornerò più avanti su questo argomento.

A mio modo di vedere, si tratta di una conferma di quanto gli imprenditori italiani siano da prendere ad esempio in tutto il mondo per la loro capacità di far fronte alle avversità.

Quindi, ecco il video che ci rende fieri di lavorare con chi fa impresa nel nostro Paese, troppo spesso bistrattato.

Emozionante, no? Anche perché questo video esprime la pura verità delle nostre aziende e delle persone che le mandano avanti.

Difatti mi ha colpito la reattività di imprenditori e imprenditrici che, con il costante calo delle vendite tradizionali e ancor più nell’attuale situazione di scarse presenze nei luoghi pubblici e di aggregazione (negozi compresi), hanno immediatamente volto lo sguardo verso le vendite online.

Normalmente il percorso di avvicinamento al commercio elettronico, sia nel b2b che nel b2c, è sempre caratterizzato da diversi contatti di approfondimento tra noi e il cliente.

È un tragitto ponderato che noi stessi consigliamo per raggiungere la massima consapevolezza dei vantaggi di questo settore, ma anche di come si debba agire nel nuovo mercato per avere il successo che ci si attende.

In queste settimane, invece, c’è stato uno scatto. Nonostante si tratti di clienti con cui parliamo già da tempo, un 80% di loro ha improvvisamente deciso di realizzare il proprio ecommerce.

È certo che, prima o poi, si tornerà alla normalità.

Tuttavia l’improvviso blocco delle attività tradizionali, la chiusura delle scuole, l’impossibilità di mandare in giro i rappresentanti, la difficoltà negli spostamenti con i mezzi pubblici (treni, bus, aerei), ci hanno fatto capire che la vita può modificare le nostre abitudini da un momento all’altro.

In questo specifico caso, l’ecommerce rappresenta l’alternativa se non, in certi casi, l’ancora di salvataggio verso il cambiamento.

Quanto ai dati relativi alle vendite online di queste ultime settimane, mi rifaccio a diversi articoli apparsi sulla stampa quotidiana nei giorni scorsi. Qui di seguito riporto quello di Italia Oggi.

Nel servizio si fa riferimento agli ecommerce e alla Grande Distribuzione. Ma in un altro articolo si esaminano i dati nella totalità delle vendite online, come mostra il titolo di Corcom.

Dal mio punto di vista una spiegazione sta nel fatto che molte persone hanno effettuato acquisti online, benché questo tipo di transazione non rientrasse nello loro abitudini, per evitare gli affollamenti in negozi e centri commerciali.

Nello stesso b2b sono ormai molte le aziende, anche nella grande industria, che mettono a disposizione dei loro clienti la possibilità di effettuare ordini e pagamenti online.

Ciò vuol dire che anche i più titubanti, che per causa di forza maggiore hanno assaggiato la comodità di acquistare velocemente con qualche clic, molto probabilmente non abbandoneranno questa esperienza fine a se stessa, ma continueranno ad acquistare dal web.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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