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Contraffazioni online: denunciate persino le casalinghe

Dietro un compenso di 1.000 euro al mese diverse signore offrivano falsi sulle proprie pagine web. Oltre 10.000 prodotti sequestrati.

L’episodio ha del grottesco, nonostante i coinvolgimenti siano da Codice Penale. La Guardia di Finanza di Livorno ha effettuato 67 perquisizioni in altrettanti appartamenti, dove sono stati rinvenuti prodotti contraffatti destinati al commercio online.

Dalle borse di Louis Vuitton, alle cinture di Gucci, ai profumi di Chanel. Tutto pronto per essere immesso sul mercato a prezzi di un terzo inferiori a quelli dei prodotti originali.

In particolare sono state denunciate 24 casalinghe che, dietro un compenso di 1.000 euro al mese, si davano da fare per convincere i clienti a comprare sulle loro pagine web.

In tutto sono stati sequestrati circa 10.000 pezzi. L’indagine ha avuto successo grazie al monitoraggio di alcuni e-commerce sui quali questi prodotti erano da tempo in vendita.

Spesso questo tipo di contraffazioni coinvolgono anche i grandi marketplace, dove il controllo sulla provenienza del produttore diventa piuttosto complesso.

Ne abbiamo già parlato sul nostro Magazine, in riferimento ad alcune problematiche riscontrate su Amazon.

Ancora una volta, dunque, chi acquista si sente molto più garantito se le offerte appaiono presso quegli e-commerce di proprietà, il cui produttore sia facilmente tracciabile.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

Scopri di più sul "Focus del mese"

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