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Condizioni lavoratori Amazon: ribellione sindacale negli USA

Si tratta di un fatto epocale nella storia americana. Il plauso del Presidente Biden e le ripercussioni attese anche in Europa e in Italia

Le condizioni di lavoro cui sono sottoposti i dipendenti e i collaboratori di Amazon sono sotto il mirino anche dei sindacati americani, nonostante negli USA gli organismi a tutela dei lavoratori siano molto meno rigidi di quelli europei.

Ne dà notizia IlSole24Ore precisando che oltre il 57% degli 8.300 lavoratori, impiegati nello Stato di New York, ha votato per la costituzione di un sindacato privato nel contesto di Amazon.

Il nuovo organismo si chiama Amazon Labor Union e contesta la massacrante ampiezza dei turni di lavoro e le condizioni che Amazon impone, sia sul piano economico che su quello relazionale.

La nascita del sindacato interno ad Amazon viene considerata, negli USA, come un fatto epocale destinato a coinvolgere molto presto anche altri centri del colosso americano, collocati in altri stati americani e nel mondo.

Negli States questo evento è stato salutato con favore dallo stesso Presidente Biden, soprattutto in ordine ad una maggiore equità rispetto alle aziende concorrenti. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

È molto probabile che anche in Europa e in Italia si tornerà a discutere presto delle condizioni di lavoro che Amazon impone ai suoi dipendenti e collaboratori. Probabilmente se ne occuperà presto il Garante della Concorrenza.

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2 risposte a “Condizioni lavoratori Amazon: ribellione sindacale negli USA”

  1. Giovanni ha detto:

    Buongiorno, sarebbe interessante sapere come fa Amazon ad organizzare ordini di vari prodotti provenienti da diversi fornitori per un cliente, volendo anche con diversi destinatari, uno per ogni prodotto, percependo però un solo pagamento e poi far fatturare direttamente dai vari fornitori per il valore totale acquistato? Come avviene in pratica il giro delle fatture ed i relativi pagamenti, dato che Amazon si trattiene e fattura solo quanto concordato?
    Grazie per l’attenzione
    Giovanni

    • Lorenzo Lo Vecchio ha detto:

      Giovanni, Amazon applica i due tipi di fatturazione indifferentemente. Dipende solo dagli accordi che ha preso con il venditore. Dal punto di vista legale non ci sono ostacoli. Nel caso di una fatturazione sull’acquisto di prodotti collettivi, Amazon fattura al cliente finale e i singoli venditori fatturano ad Amazon. Peraltro oggi Amazon sta spingendo molto sulla logistica, quindi spesso include i prodotti migliori nel marchio Prime, di cui è titolare. Tuttavia voglio ricordare che, anche nel caso in cui sia il venditore a fatturare all’utente finale, il cliente rimane sempre e solo nella lista di Amazon. Se un venditore si azzarda a scavalcare il marketplace, dalla sera alla mattina si ritrova senza più vendite, senza più clienti e senza potere riscuotere quanto Amazon ancora gli deve. Anche per questo motivo riteniamo che vendere su Amazon non sia per nulla consigliabile ad un’azienda che abbia a cuore il suo futuro.

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