Dalle intermediazioni finanziarie ai buoni-pasto fioriscono gli e-commerce che propongono attività di supporto alle aziende e ai consumatori
Il sito istituzionale diritto.it elenca oggi una serie di attività, presenti sul web, che con un proprio e-commerce stanno evidenziando crescite di vendita importanti, non vendendo prodotti ma servizi.
Non si tratta di una vera e propria classifica, ma di una indicazione di cui vale la pena essere consapevoli per tutte quelle aziende che, ancora oggi, si domandano se sono in possesso delle peculiarità necessarie per vendere su Internet.
Dunque, secondo diritto.it, le migliori performance online nel campo dei servizi sono da assegnare a chi vende prodotti informatici, come ad esempio i software, la raccolta e l’archiviazione dei dati, il trattamento dei processi di privacy (GDPR), brani musicali, fotografie, corsi e intermediazioni finanziarie, fra cui anche le assicurazioni.
A questo elenco appartiene anche il caso, più che mai interessante, di quelle aziende specializzate nel commercio di buoni sconto e buoni pasto per le aziende, prima fra tutte Groupon.
Un cenno viene anche fatto per il commercio al dettaglio, in riferimento a quei negozi che vendono un servizio, unitamente ad uno specifico prodotto.
Sotto questo profilo, in prima linea si pongono quei prodotti che, al momento dell’acquisto, possono creare imbarazzo nel cliente finale.
Per fare un esempio pratico, possiamo parlare di medicinali che identificano esigenze particolari, difficili da mascherare, o di tutti quei prodotti quali biancheria intima e sexy toys.
In questo specifico caso, il servizio che il negozio rende viene inteso come garanzia della privacy e segretezza dei contenuti di ciò che viene spedito e consegnato.
Ovviamente, anche in questi casi, il negozio online su cui effettuare gli acquisti deve essere configurato per garantire la massima tranquillità all’acquirente.
Le referenze per le informazioni pubblicate in questo articolo sono: Aree di Diritto Civile, Commerciale, Fallimentare e Diritto di Famiglia.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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