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Chi ha venduto di più online in Italia da settembre 2020 a marzo 2021

Ecco i dati di una recente ricerca di mercato. I prodotti più richiesti, gli incrementi di fatturato, le percentuali di acquirenti, la mutazione dei costumi. Un’analisi essenziale per chi vuole vendere su internet.

I dati che ti riporto su questo post di oggi, sono scientifici e reali, in quanto derivano da un’analisi di mercato prodotta da Kantar, una delle società più attive e stimate in relazione alle campionature e alle ricerche di mercato.

Questi dati, che vorrei commentare insieme a te (puoi aggiungere un tuo commento in fondo all’articolo), ci dicono che cosa succede nel mondo delle vendite online, in Italia, ma ci indicano anche qual è la strada per ottenere risultati concreti attraverso l’utilizzo di un e-commerce.

Vediamoli insieme.

La campionatura è stata profilata in ordine all’età, al sesso, al livello di istruzione e alle località di residenza dei consumatori che abitualmente o casualmente comprano online.

L’analisi è avvenuta sulla diagnosi di 72 milioni di accessi nel mondo e-commerce, compresi nel periodo settembre 2020 e marzo 2021, e su un congruo numero di interviste.

Delineati i confini di questo studio, davvero interessante, vediamo cosa ci dicono i dati.

  • Nel 2021 l’85% dei consumatori tramite e-commerce acquista online almeno una volta al mese.
  • La crescita del fatturato online nel primo trimestre del 2021 supera del 5% quanto prodotto dalle vendite nell’ultimo trimestre 2020.
  • Gli acquirenti intensivi, cioè coloro che acquistano online almeno una volta alla settimana, sono il 23,9% del totale degli acquirenti da e-commerce.
  • Gli acquirenti sporadici sono invece il 15%.
  • I dieci settori che hanno venduto di più sono, nell’ordine:
    1. Elettronica
    2. Moda & Accessori
    3. Arredamento & Giardino
    4. Sport & Outdoor 
    5. Salute, Bellezza & Drogheria
    6. Bambini & Neonati
    7. Auto & Moto
    8. Giocattoli & Gaming
    9. Mangiare & Bere 
    10. Prodotti per animali
  • I dieci prodotti che online hanno consentito un maggiore risparmio negli acquisti, rispetto alle vendite tradizionali sono stati, nell’ordine:
    1. Disinfettanti
    2. Tablet
    3. Stampanti multifunzione
    4. Notebook
    5. Televisori 
    6. Aspirapolvere
    7. Smartwatch
    8. Console di gioco
    9. Frigoriferi
    10. Avvitatori
  • Le dieci macro categorie che hanno registrato una maggiore crescita sui fatturati prodotti dalle vendite online sono, nell’ordine:
    1. Arredamento & Giardino (+190,5%)
    2. Drogheria & Salute (+164,7%)
    3. Mangiare & Bere (+159,2%)
    4. Prodotti per animali (+116,5%)
    5. Elettronica (+96,7%)
    6. Sport & Outdoor (+96,3%)
    7. Bambini & Neonati (+91,5%)
    8. Giocattoli & Gaming (+88,7%)
    9. Auto & Moto (+83,6%)
    10. Salute & Bellezza (+80,8%) 
    11. Moda & Accessori (+72,7%)
  • Il maggiore calo nelle vendite online si è invece registrato, certamente a causa della pandemia, nei settori dei viaggi, catene da neve, seggiolini per bambini e valigie.
  • Una percentuale pari all’86,7% delle persone intervistate afferma che, prima di un acquisto nei negozi tradizionali, ha consultato internet per trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
  • Una percentuale pari al 72,6% ha invece dichiarato di avere visitato prima un negozio fisico, per poi acquistare il medesimo prodotto online.
  • Nel periodo compreso tra settembre 2020 e marzo 2021, gli italiani che hanno acquistato online sono stati numericamente superiori al semestre precedente per una percentuale pari al 59%. Fra questi solo il 16,3% ha dichiarato di avere acquistato da e-commerce per la prima volta. 

Ebbene, fin qui ho pubblicato i dati reali dell’indagine di mercato svolta da Kantar. Una indagine molto più vasta, in quanto è stata elaborata anche su altri paesi europei, come Francia, Germania, Danimarca, Olanda, Svezia, Regno Unito e Austria.

Si tratta di dati importanti, che ci impongono alcune riflessioni di base.

Innanzi tutto, come ho più volte scritto su questo blog, per vendere online è assolutamente necessario conoscere a fondo il mercato di riferimento per ogni singolo prodotto. Difatti, Kantar ha suddiviso i consumatori per età, genere ed altro, fra cui anche le abitudini di acquisto e i volumi di ricerca.

Anche chi si accinge a costruire un e-commerce o chi ne ha già uno, se vuole vendere in maniera efficace, deve prima analizzare e capire cosa sta accadendo su internet intorno a lui.

È anche un modo concreto per prefissare degli obiettivi e impostare percorsi di crescita in funzione dei propri investimenti.

Entrando più nei particolari dei dati riportati, vediamo come un incremento del 16,3% di nuovi acquirenti online abbia prodotto crescite di fatturati così significative, per ogni singola categoria. Tra le prime undici si registra da un +72,7% a un massimo del 190,5%.

Un’altra riflessione che ritengo importante è che i costumi di acquisto sono cambiati. L’e-commerce è entrato nella vita degli italiani, a tal punto che prima di effettuare un acquisto tradizionale, consultano internet. 

E viceversa, perché sono anche in molti coloro che, dopo avere visto qualcosa di loro interesse in negozio, poi vanno ad acquistare quei prodotti online.

Se il negozio online non c’è, acquistano da un altro.

Ciò rende assolutamente indispensabile godere di un proprio e-commerce, per non perdere quei clienti potenziali che ormai utilizzano il web per acquistare una volta alla settimana, una volta al mese oppure occasionalmente.

Proprio prima delle ferie parlavo con un cliente che produce articoli per ferramenta. Vende b2b e mi diceva di non avere mai ritenuto opportuno aprire un proprio e-commerce, in quanto da decenni ha costituito una rete di agenti, che girano per i negozi con i loro cataloghi.

Ebbene questo imprenditore mi diceva di avere perso alcuni clienti abituali, che ritenevano più comodo acquistare online, piuttosto che compilare fogli e fogli di ordini mediante un catalogo cartaceo.

Gli stessi suoi agenti lamentavano la disattenzione e, quasi, il fastidio con cui venivano accolti.

In pochi anni anche il mondo delle vendite b2b è cambiato.

Ora quell’imprenditore ci ha commissionato il suo nuovo e-commerce e presto sarà online. Intelligentemente lo metterà a disposizione anche della sua rete di agenti, che non vuole smantellare.

Infine, voglio ancora ragionare su un ultimo dato dell’analisi di mercato che ho appena riportato.

È evidente che il periodo di pandemia ha dato una grossa svolta a favore degli acquisti online. Ciò è potuto accadere in quanto la tecnologia era pronta a ricevere il nuovo flusso di richieste di acquisto.

Tuttavia, anche negli ultimi tre mesi, vi è stato un ulteriore incremento dei fatturati online, il che sta a significare che ormai quella dell’e-commerce è una strada senza ritorno.

Ne hanno beneficiato tutte quelle aziende che, anch’esse, erano pronte a soddisfare la nuova ondata di acquisti, conquistando anche posti di preminenza nel mercato e-commerce.

Tuttavia c’è da considerare che lo spazio di crescita è ancora molto, in quanto la percentuale degli acquisti intensivi è tuttora molto bassa, rispetto a coloro che acquistano almeno una volta al mese. 

Questo è un dato che sta a significare una abitudine agli acquisti online in continua crescita, ma con ancora molta capacità di espansione.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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