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Aspetti legali e-commerce: 148 non sono in regola

In arrivo le sanzioni dell’Unione Europea. Non sempre si tratta di malafede, ma spesso la causa risiede in un affiancamento di consulenti poco preparati

L’Unione Europea, con sede a Bruxelles, ha concluso una indagine in 23 Stati membri, oltre Norvegia e Islanda, che ha coinvolto 399 negozi online. Tra questi, 148 non sono risultati in regola. E in particolare:

  • 42 e-commerce hanno presentato scadenze di offerte ripetitive, per invogliare i clienti a comprare immediatamente;
  • 54 e-commerce hanno nascosto ai consumatori la possibilità di acquistare i medesimi prodotti o servizi a costi inferiori o tramite abbonamento;
  • 70 e-commerce hanno pubblicato dati non veritieri sui tempi di consegna e sui costi delle spedizioni;
  • 23 e-commerce hanno pubblicato informazioni volutamente errate per indurre la propria clientela a sottoscrivere un abbonamento.

Per questi negozi online si avvierà a breve una procedura sanzionatoria.

Per questo motivo si consiglia sempre di avviare le attività di vendita aziendale su Internet con il supporto di professionisti del commercio elettronico, che informino correttamente gli imprenditori anche in relazione agli aspetti legali.

"Quanti tuoi clienti comprano online?"

Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.

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