Il colosso americano avrebbe imposto ai suoi stessi venditori condizioni tali da limitarne lo sviluppo commerciale, creando anche un danno ai consumatori
La Federal Trade Commission, agenzia governativa degli Stati Uniti per la concorrenza e la tutela dei consumatori, ha accusato Amazon di applicare strategie di vendita a danno delle imprese presenti sulla sua piattaforma e di avere contribuito all’aumento dei prezzi a danno dei consumatori.
Secondo la Commissione, difatti, Amazon impedisce ai suoi stessi venditori di applicare prezzi concorrenziali rispetto ai prodotti Prime, sacrificando così le loro vendite e, di fatto, incidendo pesantemente sulle loro politiche commerciali.
Di fatto, liberandosi così di qualsiasi concorrenza, Amazon ha potuto imporre prezzi in continuo aumento, creando disorientamento e difficoltà tra gli acquirenti.
La notizia viene riportata dal New York Times nell’edizione odierna.
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