Mentre gli e-commerce delle imprese italiane fioriscono, il colosso americano dimostra di subirne la concorrenza
I dipendenti della sezione logistica di Amazon a Dese, in provincia di Venezia, hanno ricevuto un semplice whatsapp che li avvisava che non avrebbero più lavorato per il colosso americano.
Il messaggio, nudo e crudo, è stato recapitato a 40 persone con la motivazione di un calo degli ordini.
Ci spiace molto per chi ha perso il lavoro, tuttavia emergono due considerazioni.
La prima è l’indelicatezza di un messaggio inviato sul telefonino, per una comunicazione così impattante sulla vita delle persone.
La seconda è che, se diminuiscono gli ordini verso Amazon mentre la totalità degli e-commerce in Italia è in crescita continua con incrementi a doppia cifra, ciò sta a significare il maggior successo dei negozi online, di cui sono proprietari produttori, distributori e rivenditori.
Le imprese italiane, infatti, stanno gradualmente dimostrando un certo risveglio sugli investimenti da dedicare al mercato online, considerando sempre di meno l’ipotesi di vendere attraverso Amazon.
Ciò anche a seguito delle ripetute testimonianze negative di quegli imprenditori che hanno lavorato con Amazon e di cui abbiamo più volte parlato anche sul nostro Magazine.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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sono veramente felice
Aldo, la nostra critica ad Amazon è solo a tutela delle aziende italiane che, prima di decidere di affidare i propri interessi a Jeff Bezos, possano conoscere appieno la realtà che li attende. Detto questo, ci dispiace che i problemi di Amazon si riflettano su persone e famiglie che hanno necessità di lavorare per il proprio quotidiano. Ed è anche per questo che dobbiamo scongiurare un suo potere assoluto. Anche in Italia, come succede in tanti altri Paesi, lo sviluppo degli e-commerce aziendali porterà nuovi posti di lavoro. Ed è quello che tutti auspichiamo.