Continua a crescere il numero di persone che in Italia iscritte al social network Facebook. Le aziende devono capire come raggiungere i propri clienti
L’ultimo dato conosciuto risale al 2020 e riporta il numero degli Italiani iscritti su Facebook. Allora si trattava di 1 italiano su 2. Oggi l’Osservatorio del Politecnico di Milano, soprattutto a seguito della maggiore diffusione di Instagram, ritiene che si sia superata la soglia dei 31 milioni.
Si tratta dunque di media che, potenzialmente, superano il livello di penetrazione della stessa televisione, che fino agli anni scorsi deteneva un primato incontrastabile. Tuttavia si tratta di un media molto particolare, che può risultare anche molto costoso e poco premiante.
Come Google, anche Facebook e Instagram non sono di facile interpretazione. I loro algoritmi, in continuo aggiornamento, consentono operazioni straordinariamente efficaci soltanto se, chi le mette in atto è realmente in grado di raggiungere il proprio popolo di riferimento.
Sia Facebook che Instagram possono essere molto utili per l’affermazione di un brand, la diffusione di un evento, le vendite su cataloghi online. Tuttavia la ricerca di un pubblico profilato non è per nulla semplice e, se non perfettamente orientata, potrebbe creare più danni che vantaggi. Il rischio è quello di finanziare campagne di comunicazione che raccolgano soltanto cuoricini e “Mi piace”.
Anche perché oggi Facebook si è focalizzato esclusivamente sulla propria capacità di raccogliere nuovi e più importanti fatturati pubblicitari. Nessuna azienda viene resa concretamente visibile, se non attraverso le cosiddette sponsorizzate, cioè impression a pagamento.
Questa la domanda a cui molte aziende devono dare risposta.
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